La cittadina del West Yorkshire ambisce a raggiungere l'autosufficienza orticola e frutticola nel 2018 grazie al progetto di giardinaggio condiviso lanciato nel 2008 dall'attivista ambientale Pamela Warhurst
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Tordmorden, orti condivisi (tratto dal sito Incredible Edible)
“Tutti per uno, uno per tutti” era il motto dei tre moschettieri. Lo stesso motto potrebbero adottarlo i cittadini inglesi di Todmorden, cittadina del West Yorkshire che ha dato i natali al tastierista Keith Emerson. I poco meno di 15.000 abitanti di Todmorden, infatti, sono i pionieri di un progetto innovativo che mira all’autosufficienza orticola e frutticola entro il 2018. L’iniziativa, denominata “Incredible Edible” (letteralmente “Incredibile Commestibile”), si basa sulla condivisione gratuita della frutta e della verdura coltivata negli spazi urbani messi a disposizione dall’autorità cittadina e in quelli privati aperti dai cittadini.
Tutto è cominciato grazie alla passione dell’attivista ambientale Pamela Warhurst, una coriacea donna nata nel 1950. È stata lei a dare il via all’attività di giardinaggio volontaria che è alla base del progetto invitando nel 2008 alcuni cittadini a raccogliere gratuitamente le verdure del suo orto. Da allora il progetto si è allargato, ha ricevuto la benedizione del principe Carlo, e a Todmorden la coltivazione diffusa e il “pick-up” gratuito è diventato normalità. Frutta e verdura crescono nelle aiuole comunali, in quelle scolastiche e in ogni altro spazio disponibile, curate dai cittadini che, poi, ne raccolgono i frutti. Da questo progetto discende anche “Incredible Farm”, rete di distribuzione locale di uova, latte e formaggio direttamente in fattoria.
Va da sé che Tordmorden è diventata una città simbolo attorno alla quale si è sviluppato un movimento che, pur a piccoli passi, sta contagiando tutto il mondo, Italia compresa dove la prima comunità “Incredibili Commestibili” è stata fondata a ottobre 2012 a San Bonifacio, in provincia di Verona.