L’Europa è destinata a diventare il leader mondiale nell’emissione di green bond, la cui richiesta cresce. Le emissioni verdi quest’anno, per la prima volta, hanno superato i 1.000 miliardi di dollari, dal loro primo anno di emissione, nel 2007, per opera della BEI – Banca Europea per gli Investimenti, divenendo lo strumento più longevo e più utilizzato nel mercato del debito sostenibile. A farlo sapere è stata la società di ricerca Bloomberg New Energy Finance (BNEF).
La posizione di vertice dell’Unione Europea si è rafforzata con l’ambiziosa politica in termini climatici e manifestata dal Green Deal, strategia che verrà supportata anche mediante le obbligazioni sostenibili.
Green Bond e sostenibilità: le obbligazioni più sostanziose del 2020
Le obbligazioni verdi sono strumenti finanziari per sostenere progetti legati alla sostenibilità e che spaziano dall’edilizia sostenibile all’efficienza energetica, dai parchi eolici alla gestione delle acque reflue, garantendo benefici ambientali e sociali. Finora, segnala BNEF, nel 2020 ne sono stati emessi più di 200 miliardi di dollari. Ciò rappresenta un aumento del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2019.
La Germania è stato uno dei Paesi che ha contribuito maggiormente quest’anno con un’emissione governativa di green bond per 4,6 miliardi di euro. Anche la Svezia e, tra le imprese, il colosso energetico francese EDF hanno fatto segnare cifre ragguardevoli in obbligazioni verdi: il Paese scandinavo ha emesso l’equivalente di quasi 2 miliardi di euro per l’emissione del suo primo titolo verde sovrano. EDF, invece, ha emesso green bond per 2,4 miliardi di euro, ponendo una pietra miliare nella propria strategia Cap 2030, con cui la società si pone l’obiettivo di raddoppiare la propria capacità netta di impianti a energia rinnovabile a più di 50GW nel 2030, rispetto ai livelli del 2015.
Nei primi nove mesi del 2020, le obbligazioni verdi hanno rappresentato il 47% del debito sostenibile emesso in tutto il mondo.
Green Bond per il Green Deal: il 30% di NextGenerationEU dalle obbligazioni verdi
In questo trend in crescita, l’Europa è destinata a diventare il leader mondiale, come ha rilevato Standard Bank, segnalando come nel confronto, gli Stati Uniti rischiano di essere rimasti indietro e che la situazione non potrà cambiare neppure con l’elezione di Joe Biden, che pure nel proprio piano, presentato in campagna elettorale, ha dichiarato investimenti in energia green per 2.000 miliardi di dollari.
La domanda di obbligazioni verdi in Europa è guidata dagli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE, segnala Standard & Poor’s, segnalando come l’UE ha emesso 87,49 miliardi di dollari di emissioni da gennaio al 30 settembre, eclissando l’emissione del secondo più grande mercato, il Nord America (36,81 miliardi di dollari), e del terzo più grande, ovvero l’area Asia-Pacifico (26,67 miliardi di dollari).
Alla posizione di preminenza assunta dall’Europa nel campo contribuisce gli obiettivi perseguiti dall’UE sul clima e che intendono essere incrementati. Infatti, la Commissione europea propone di portare almeno al 55% l’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030.
La decisione è stata messa in risalto dalla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, nel Discorso sullo stato dell’Unione pronunciato nella sessione plenaria del Parlamento europeo, durante il quale ha parlato anche di green bond: “Siamo leader globali nella finanza verde e il principale emittente di obbligazioni verdi al mondo. Stiamo facendo da apripista nello sviluppo di una norma UE affidabile per i green bond”. Nell’occasione ha annunciato l’intenzione di fissare l’obiettivo di raccogliere il 30% dei 750 miliardi di euro di NextGenerationEU proprio attraverso obbligazioni sostenibili.
Andrea Ballocchi