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Tutti i vantaggi di una casa in paglia

di Francesca Tozzi
14 Marzo 2012

Nella favola dei tre porcellini il porcellino piccolo è il primo a finire fra le fauci del lupo perché ha costruito la sua casa con la paglia mentre i fratelli, previdenti, se la sono fatta in legno e in mattoni. Si potrebbe pensare che la paglia sia un materiale totalmente inadatto a costruire una casa ma non è così. La nostra cultura ha da sempre privilegiato il cemento armato, materiale non scevro da problemi di umidità, da muffe ed effetti negativi sull’ambiente. Nel resto del mondo molti popoli vivono in case costruite in terra, paglia e legno, materiali naturali che hanno più vantaggi di quanto non si possa immaginare in termini di comfort, salute e benessere. Il magazine Architettura Sostenibile ha dedicato un bel servizio alle case di paglia.

Credits: Architettura EcosostenibileLe prime case risalgono alla seconda metà dell’ottocento, quando fu inventata la macchina imballatrice, per iniziativa di un gruppo di pionieri americani che si erano stanziati in una zona del Nebraska povera di legno e pietrame. In Europa, la casa in paglia più antica è datata 1912 e si trova in Francia. Intorno al 1970 le tecniche di costruzione vennero affinate ed adeguate alle esigenze moderne. Infine, nel 1990, l’architetto Barbara Jones, importò questi metodi in Inghilterra, apportando modifiche che tenessero conto della differente situazione climatica del sito. In Italia il primo edificio realizzato con questa tecnica si trova a Pramaggiore, Venezia, ed è stato realizzata in autocostruzione sotto la guida della stessa Jones, Bee Rowan e dell’italiano Stefano Soldati. Negli Stati Uniti la struttura portante era realizzata con tondini d’acciaio per mantenere le balle di paglia allineate, la rete elettrosaldata per tenere l’intonaco cementizio e le fondazioni in cemento armato. Barbara Jones sostituì l’acciaio strutturale col legno e il cemento con la calce, utilizzando esclusivamente intonaci a calce e in terra cruda. Questo aumentava la traspirabilità delle pareti, e risolveva il problema dell’insorgere di muffe nelle zone più umide della casa, come bagno e cucina. Gli impianti possono essere installati come in una casa convenzionale. E’ possibile applicare piastrelle alle pareti, utilizzando argilla al posto della colla, e anche inserire strutture come mensole, chiodi o tasselli, scegliendo tecniche differenti a seconda del peso delle strutture stesse.

La paglia è un materiale ecosostenibile, facile da reperire e che si rinnova continuamente; è un ottimo isolante termico e acustico: dato che è fonoassorbente, viene infatti utilizzata come barriera acustica nelle autostrade e negli aeroporti; è traspirante: abbinato a intonaci naturali assicura un ricambio d’aria costante all’interno dell’edificio, evitando così il formarsi di muffe. La struttura grezza di una casa in paglia può essere completata in meno di due settimane. La messa in opere delle balle è molto veloce: in poche ore possono essere erette tutte le pareti. Se l’edificio è ben progettato può durare per secoli. Basta assicurarsi che sia ben protetto con dei buoni intonaci. Essendo considerato un materiale di scarto, la paglia ha costi molto bassi: il prezzo di una balla varia dai 2,5 ai 3,5 euro. Considerando una casa di 150 mq, per la quale occorrono 400 balle, si arriva a un costo totale di circa 1000-1400 €. Per la costruzione si può risparmiare organizzando corsi e campi di lavoro e facendo il più possibile autocostruzione, ovviamente sotto la guida di un tecnico specializzato nel settore.

Fonte: Architettura Ecosostenibile

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