Wise Society : Fenomenologia del body shaming, significato e impatto sulla psiche

Fenomenologia del body shaming, significato e impatto sulla psiche

di Paola Greco
8 Febbraio 2024

Deridere qualcuno per il proprio aspetto fisico non è un gioco da ragazzi, e tutta la società è chiamata a combattere questo fenomeno.

Essere vittima degli insulti dei bulli: è una esperienza che quasi tutti hanno provato almeno una volta nella propria vita, soprattutto durante l’adolescenza. Ma oggi inizia ad avere dimensioni e forme molto più pesanti, che spesso portano a conseguenze sulla psiche anche gravi. Ha assunto i connotati di un vero e proprio fenomeno, con un nome giustamente allarmante: Body Shaming.

Body Shaming: un'illustrazione

Foto Shutterstock

Il significato di Body Shaming

Body Shaming” tradotto letteralmente vuol dire “umiliazione del corpo”, solitamente da parte di altri. Questo genera vergogna  del proprio corpo, indotta da commenti, insulti e derisione legata all’aspetto fisico. Si tratta di un atto di bullismo vero e proprio, solitamente finalizzato a umiliare il prossimo. Molto diffuso diffuso anche sui social, il body shaming può lasciare cicatrici indelebili nella psiche della persona derisa.

Fenomenologia del body shaming

Come è facile immaginare, questo provoca nelle persone derise una grande sofferenza che spesso può sfociare in atti di autolesionismo, soprattutto tra gli adolescenti che, in un periodo delicato della vita, devono fare i conti con le insicurezze legate ad un corpo che cambia, sempre alla ricerca dell’approvazione del gruppo dei pari, nei quali occhi ci si specchia. Da qui problemi legati a disordini alimentari, depressione, ansia, istinti suicidi.

Benchè, come abbiamo già accennato, è considerato “body shaming” anche un semplice commento, o la presa in giro di un passante, in realtà questo fenomeno nasconde – ma neanche tanto – una intenzionalità del comportamento aggressivo, atto a mortificare inequivocabilmente, senza alcun altro fine, se non quello di trarre un certo compiacimento nel ferire la propria vittima. Spesso inoltre, coinvolge un gruppo che si accanisce contro un singolo e può andare a braccetto con altri atteggiamenti disfunzionali sul piano sociale e relazionale, come la discriminazione razziale o di genere, o l’omofobia, parte di una cultura e di un modo di pensare che alimenta la disuguaglianza di genere nonché una mentalità sessista e razzista.

Social e leoni da tastiera

Negli ultimi anni, con l’avvento dei social, il body shaming ha raggiunto dimensioni davvero allarmanti ed essere un cyberbullo è diventato molto più facile che essere un bullo-e-basta: da un lato la narrazione continua che ci viene somministrata, neanche fosse una medicina – sarebbe meglio dire un veleno – di influencer perennemente in vacanza, o coinvolti in divertentissime sessioni di shopping, o impegnati a provare ristoranti di tutto il mondo (senza ovviamente ingrassare): questa ostentazione di una felicità innaturale e fittizia, portata all’esasperazione, condita con fisicità “perfette” (ma esiste davvero la perfezione fisica? O risponde anche questa alle mode del momento?!), sempre in ordine, sempre alla moda, sempre al massimo, mai un capello fuori posto….

D’altro canto, la protezione dello schermo, il fatto di non essere visti, induce le persone a dire cose che normalmente non direbbe mai guardando l’interlocutore negli occhi: gli ormai tristemente noti “leoni da tastiera” sembrano non rendersi conto che al di là del proprio computer o smartphone ultimo modello, ci sono delle persone che possono sentirsi ferite da determinati commenti.

Le cause del fenomeno

Mancanza di empatia, di sensibilità, di intelligenza… di rispetto per gli altri. Difficile identificare una sola causa per il fenomeno del body shaming. Fatto sta che in un mondo in cui “sembrare” è diventato più importante di “essere”, se non si è omologati con una certa immagine si può essere additati e derisi.

Persone con qualche chilo in più o con occhiali troppo spessi, o con l’apparecchio ai denti, ma anche caratterizzati da una magrezza sospetta, troppo alti o troppo bassi: avere un aspetto fuori dagli schemi, non allineato all’immagine sociale condivisa, può scatenare episodi di odio ingiustificato e ingiustificabile.

Ne sono vittima anche personaggi famosi (come Big Mama a Sanremo 2024), soprattutto donne in verità, che vengono insultate per un vestito sbagliato, un paio di calze, oppure star bellissime bullizzate – o meglio, cyberbullizzate – per i propri piedi giudicati imperfetti o i capelli rasati. Naturalmente questi personaggi, rispetto a un adolescente sanno come affrontare questi episodi e anzi spesso colgono l’occasione per sottoporre il problema all’opinione pubblica e sensibilizzare sull’argomento. Ma purtroppo non basta.

Vitiligine e albinismo

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Come prevenire e combattere il body shaming

Se il problema principale è proprio il bisogno di approvazione del gruppo dei pari, è proprio da qui che bisogna partire per costruire una rete di protezione e di solidarietà reciproca: fortificare i ragazzi nella consapevolezza del proprio corpo, supportando l’idea della bellezza della diversità e della centralità di questo aspetto nella costruzione di una propria personalità.

La prevenzione passa per l’educazione affettiva, per la tutela delle emotività e per una seria educazione digitale. Insegnare il rispetto verso il prossimo e verso ogni diversità è fondamentale, così come far passare il messaggio che l’unicità può diventare un punto di forza, per non cadere nella trappola di chi prova piacere nel discriminare gli altri.

Gli adulti devono infatti alimentare la costruzione dell’autostima nei giovani, che passa anche per cose come la consapevolezza di sé, l’autonomia ed il coltivare le proprie passioni ed il proprio talento, in una parola: la propria unicità. Creare intorno ai giovani un ambiente gioioso e di fiducia, essere un porto sicuro, che non vuol dire proteggerli, ma esserci se hanno bisogno.

Le ragazze e i ragazzi devono sapere che si possono fidare degli adulti di riferimento, e che possono, anzi devono, ricorrere a loro quando si trovano in difficoltà: e se questo vale un po’ per tutto, è basilare nei casi in cui i ragazzi soffrono perché vittime di body shaming.
Quando il body shaming porta ad un disagio importante, che sfocia in disturbi alimentari, d’ansia o di depressione, è importante rivolgersi ad uno psicologo o uno psicoterapeuta che possa aiutare la vittima ad uscire da questa situazione. Inoltre è importante sapere che nelle manifestazioni più gravi, diventa reato, andandosi ad integrare con reati più gravi come la diffamazione e lo stalking.

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