L'errore come necessità, come deviazione creativa che aiuta a crescere. Lo celebra un Festival a Parigi
Errare non è solo umano, talvolta è necessario per imparare e avere successo. E’ quello che si cerca di spiegare ai bambini al Détrompez-vous, il Festival dell’errore di Parigi. La manifestazione iniziata il 21 luglio nella sede dell’École normale supérieure vuole incitare i più piccoli a osare, innovare, uscire dal seminato, proporre idee nuove. Perché sbagliare, si spiega ai bambini, significa deviare dalla solita strada. E non esiste grande scienziato che sia arrivato al successo senza salire su una gigante catasta di conclusioni sbagliate.
I piccoli e grandi errori commessi dai più importnati cervelli della storia sono il piatto forte del festival parigino, insieme alle false percezioni che il cervello ci suggerisce per insegnarci ad accogliere con un sano scetticismo anche le osservazioni più evidenti. Che a una giusta conclusione si possa arrivare seguendo più strade, i visitatori del festival lo imparano combinando gliingredienti di una ricetta di cucina. «E per la maggior parte degli oggetti che ci
La manifestazione francese, completamente gratuita, ha lo scopo di avvicinare i giovani alla scienza. Il suo obiettivo è spezzare il nesso logico fra errori e brutti voti e mostrare l’altro lato della medaglia di una risposta sbagliata: Il potenziale fecondo che essa ha per il progresso della scienza, come recita la locandina della kermesse.
«Per scienza» precisa Ramunni «non intendiamo solo matematica e fisica, ma anche le discipline umanistiche. Pensiamo a quanta importanza abbia saper riconoscere i propri errori, riuscire ad ammetterlo con se stessi e con gli altri, il dire “mi sono sbagliato, devo cambiare strada”. Il dialogo, la discussione e il confronto sono i mattoni basilari della scienza, ma anche uno degli ingredienti imprescindibili del vivere in comune”.