Un gigante della musica, oltre che un poeta, uno scrittore, un’icona degli anni Sessanta. Questo e altro è stato per molti americani, e non solo, Bob Dylan. Tra i suoi principali fan anche il presidente Barack Obama. È stato proprio lui a conferire al menestrello del rock la Medal of Freedom, la medaglia della libertà, un’alta onorificenza americana, che viene di solito consegnata a chi ha contribuito con le sue opere alla sicurezza o agli interessi nazionali, alla pace mondiale e alla diffusione della cultura. Bob Dylan ha ricevuto il premio con un certo distacco. D’altra parte non è la prima medaglia per lui: ha già ricevuto quella per le Arti. Inoltre non è mai stato uomo e artista attento alle forme quanto piuttosto alle emozioni più vere e profonde dell’animo umano che ha cantato nelle sue indimenticabili poesie, spesso malinconiche, dalle più celebri, come “blowin in the wind” alle meno popolari come “Ballad of a Thin Man”.

Secondo quanto riporta la Casa Bianca in un comunicato, hanno ricevuto la medal of freedom tredici personaggi di spicco, tra cui l’ex segretario di stato Madeleine Albright, il presidente israeliano Shimon Peres, l’ex astronauta e senatore dell’Ohio John Glenn, l’ex giudice della Corte Suprema John Paul Stevens, l’avvocato per i diritti civili John Doar, l’attivista Dolores Huerta e l’esperto epidemiologo William Foege.

Dylan è stato elogiato nella dichiarazione della Casa Bianca come “uno dei musicisti americani più influenti del Ventesimo secolo per i suoi testi ricchi di poesia, ma anche per il fatto di aver avuto una notevole influenza sul movimento dei diritti civili degli anni Sessanta e più in generale sulla cultura degli Stati Uniti”.