Di cosa parla questo articolo?
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Love Difference - Mar Mediterraneo, 2003-2005 Specchio e legno, cm 738 x 320 x 50 Fondazione Pistoletto, Biella Foto: P. Terzi
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Michelangelo Pistoletto, Biennale 66, 1966, carta velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 4 pannelli, dimensioni complessive 230 x 480 cm. (Collezione Sonnabend) © Michelangelo Pistoletto. Foto: Graydon Wood
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Michelangelo Pistoletto, Autoritratto oro 1960 olio, acrilico, oro su tela. 200 x 150 cm Collezione dell’artista Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Cage, 1973 serigrafia su acciao lucidato a specchio. 230 x 580 cm Collezione dell’artista Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Casa a misura d’uomo, 1965–66 legno e smalto. 200 x 100 x 120 cm Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Esperimento, 1959 argento, acrilico, corda, legno, tela, 29 1/8 x 23 5/8 inches. (Collezione dell’artista) © Michelangelo Pistoletto. Foto Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967 marmo, stracci. 190x250x140 cm Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Le orecchie di Jasper Johns, 1966 Fotografie su carta, due elementi. 250 x 100 cm Collezione dell’artista Foto: Paolo Bressano
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Michelangelo Pistoletto e Maria Pioppi durante la performance Le trombe del giudizio, nel cortile dello studio dell’artista in via Reymond a Torino, 1968. Courtesy Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella. Foto; Paolo Bressano
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Michelangelo Pistoletto, Monumentino, 1968 mattoni, stracci, scarpa, 94 x 45 x 22 cm, (Collezione privata) © Michelangelo Pistoletto. Foto Paolo Bressano
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Michelangelo Pistoletto, Lui e lei abbracciati, 1968, carta velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 120 x 100 cm. (Collezione Maramotti, Reggio Emilia) © Michelangelo Pistoletto
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Michelangelo Pistoletto, Fontana luminosa, 1966 olio su tela. 80 x 100 cm Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella Foto: Paolo Mussat Sartor
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Michelangelo Pistoletto, Quadro da pranzo , 1965 legno. cm 200 x 207.6 x 44.1 Cittadellarte- Fondazione Pistoletto, Biella Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Mappamondo, 1966–68 giornali, filo metallico, ø sfera di metallo, 180 cm ca., ø sfera di giornali 100 cm. (Collezione Lia Rumma) © Michelangelo Pistoletto. Foto Mimmo Jodice
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Michelangelo Pistoletto, Pietra miliare, 1967 pietra dipinta con mica nera e incisa, cm 80 x 40. (Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella, Italy) © Michelangelo Pistoletto. Foto Paolo Mussat Sartor
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Michelangelo Pistoletto, Pila di dischi. 1964 fotografia su plexiglas trasparente, 11 elementi. 40 x 40 cm ognuno Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Pozzo specchio, 1966 specchio ø: 140 cm Collezione dell’artista Foto: Paolo Pellion di Persano
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Michelangelo Pistoletto, Quadro di fili elettrici, 1967 fili elettrici e lampadine, dimensioni variabili MAXXI—Museo nazionale delle arti del XXI secolo Foto: Patrizia Tocci
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Michelangelo Pistoletto, Rosa bruciata, 1965 vernice spray su cartone ondulato, 140 x 140 x 100 cm. (Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella) © Michelangelo Pistoletto. Foto Paolo Bressano
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Michelangelo Pistoletto, Sacra conversazione (Anselmo, Zorio, Penone), 1974 all’interno della casa di Pistoletto in via Cibrario a Torino. Courtesy Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella
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Michelangelo Pistoletto, Ti amo, 1965–66 acrilico su tela. 60 x 70 cm Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella Foto: Paolo Mussat Sartor
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Michelangelo Pistoletto, Visitatrice con catalogo, 1969 carta velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 230 x 120 cm. (Collezione Pietro Valsecchi). © Michelangelo Pistoletto. Courtesy Sotheby’s
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Foto di Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo. Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società.
Tutto ciò che è stato fatto, la società in tutte le sue forme e culture è sempre frutto d’arte. Di creatività umana. Ed è quindi proprio l’arte oggi la prima, vera responsabile del cambiamento che ci aspetta.
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