Wise Society : 54a edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto
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54a edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto

di Redazione Wise Society
20 Giugno 2011

Cinquantadue spettacoli, 92 aperture di sipario, 2 rassegne cinematografiche, 2 laboratori teatrali, 4 convegni, 2 concorsi, 5 premi, un evento multimediale e varie mostre d’arte. Protagonista di questa edizione è la memoria

54a edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto

Il tema della memoria è protagonista in questa 54esima edizione del Festival, che si tiene dal 24 giugno al 10 luglio, inaugurata da “Amelia al ballo”, primo successo operistico del suo indimenticato fondatore, Gian Carlo Menotti, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Sempre alla memoria di Menotti saranno dedicate due giornate con concerti, spettacoli e un importante Convegno.

Nilde Jotti è ricordata con lo spettacolo “Il tredicesimo punto” di Sergio Perroni, regia di Roberto Andò; Luchino Visconti con immagini e documenti inediti dall’archivio di famiglia presentati da Anna Gastel; Pier Paolo Pasolini con un melologo dell’attore Claudio Santamaria; Oriana Fallaci con Monica Guerritore in “Mi chiedete di parlare…”, in uno spettacolo ispirato alla più famosa giornalista italiana del Novecento, da un’idea di Emilia Costantini; Nino Rota con il flauto di Andrea Griminelli sulle note delle sue più famose colonne sonore.

Torna a Spoleto, nella giornata inaugurale, con “La modestia” di Rafael Spregelburd, una delle figure di spicco della scena argentina contemporanea; Maurizio Scaparro, nel ricordo di Eleonora Duse, dirige Anna Maria Guarnieri in “Eleonora, ultima notte a Pittsburgh” di Ghigo De Chiara. Giorgio Barberio Corsetti presenta un adattamento teatrale del romanzo “ Il castello” di Kafka, uno spettacolo itinerante, con Ivan Franek; Carlo Cecchi è regista e protagonista di “Prodotto” di Mark Ravenhill, drammaturgo inglese tra i più innovativi degli anni Novanta; Massimo Popolizio con le musiche di Javier Girotto, in un reading-concerto rievoca pagine sublimi di Italo Calvino; Filippo Timi presenta una originale lettura in volgare perugino di Romeo e Giulietta di Shakespeare; infine Adriana Asti, nell’ultimo weekend al Caio Melisso, come una sorta di guida turistica e sentimentale, attraversa la sua Milano che non c’è più accompagnandoci in musica canzoni, pagine letterarie e poesia.

Straordinarie le partecipazioni dall’estero: la splendida Anouk Aimèe dà voce alle donne di Moravia in una performance a cura di René de Ceccatty; la mitica Jeanne Moreau, con Ethienne Daho, compositore e cantante, rende omaggio alla prima opera letteraria di Jean Genet, “Le condamné à mort”; la cantante lirica americana Julia Migenes, indimenticabile Carmen nel film di Francesco Rosi, interpreta “arie” da “Candide” e da “West Side Story” di Leonard Bernstein; la leggendaria cantante rumena folk Maria Tanase rivive con il Balanescu Quartet e la video art di Klaus Obermaier; e il “Cabaret New Burlesque” con le sue straordinarie e boteriane artiste, eredi di una lunga e ricca tradizione americana che discende dall’Inghilterra Vittoriana, divertenti, rock, piccanti, sexy, ironiche, eleganti e poetiche.

Per tutta la durata del Festival, nel Teatrino delle Sei, si tengono i laboratori teatrali dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma con il consueto “Progetto Accademia” e del Centro Universitario Teatrale di Perugia.

Altra presenza costante sono gli immancabili “Concerti di Mezzogiorno” eseguiti dai giovani talenti della Scuola di Musica di Fiesole e da i Solisti di Perugia.

Dedicati ai più giovani gli spettacoli dell’Accademia Perduta/Romagna Teatri, la fiaba in musica “Il sole smarrito” con la Verdi di Milano e il Concorso “ Il Festival siamo noi” rivolto ai bambini e ai ragazzi delle classi elementari e medie di Spoleto.

Per la Danza, Spoleto ospita l’eccellenza dai palcoscenici del mondo: per la prima volta arriva in Italia una giovane compagnia di danza classica che si sta affermando ovunque come una delle più vibranti: il “Corella Ballet” con il suo fondatore e direttore artistico, la star spagnola Angel Corella e il suo corpo di ballo. Altra grande presenza è quella della coreografa canadese Aszure Barton, uno dei nomi più interessanti e richiesti nel panorama della danza contemporanea. Anche la sua Compagnia arriva per la prima volta in Italia. Alberto Testa, storico e critico di balletto, ci presenta il suo racconto danzato “Il valore di una vita”con lo Spoleto Ballet.

Il Festival è anche dedicato all’Italia, alla riscoperta di quei valori che hanno fatto grande questo Paese e segue la scia del rinnovato spirito patriottico di questi ultimi mesi unendosi alle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Massimo Ghini, nella giornata inaugurale, ripercorre la storia di Garibaldi e la Sicilia post-unitaria con la complicità di Andrea Camilleri; Ugo Gregoretti mette in scena la storia del Risorgimento allo specchio del Mito, con Marilù Prati e Renato Nicolini; Marco Baliani con Felice Cappa disegna l’emblematica vicenda del bandito Carmine Crocco; Corrado Augias con il suo “Leopardi in Italia” dà del poeta un ritratto sorprendente; le “Patrie Lettere” fra letteratura e storia con Ernesto Galli della Loggia; “Un valzer con la storia”, conferenze e danze, per una rievocazione risorgimentale nella città di Spoleto; la “Grande suite” dall’opera “Garibaldi en Sicile” di Marcello Panni; pagine musicali ispirate alla nostra patria con la Verdi di Milano; e per finire il Concerto in Piazza con James Conlon e l’Orchestra e il Coro del San Carlo di Napoli, su musiche di Giuseppe Verdi.

Sono inoltre presentate due importanti rassegne cinematografiche: la seconda edizione di “Cinema e psicoanalisi” e il “Senza Frontiere-Without Borders Film Festival”.

Segnaliamo in particolare il Concorso dell’ “Associazione Paolo Ettorre – Socially Correct” che ha l’intento di incentivare la popolazione attiva alla solidarietà e al volontariato.

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