Icona della Disney per svariati anni grazie alla sua splendida voce, l'attrice e cantante milanese, in scena in questo periodo col musical "Vlad Dracula", racconta come secondo lei il mondo potrebbe essere un po' più "wise"
Può dietro al male assoluto celarsi una qualche speranza o un qualche scampolo di bene e anche nell’oscurità più profonda nascondersi un barlume di luce?
Interrogativi che da sempre l’uomo si pone, soprattutto di fronte alle pagine più buie della storia dell’umanità. Proprio come viene spontaneo fare assistendo al musical “Vlad Dracula”, del regista Ario Avecone, che approccia in una maniera un po’ inedita una delle figure più oscure della cultura occidentale: il Conte Dracula, il diabolico vampiro nato dalla penna di Bram Stoker nel 1897.
Abbiamo intervistato Arianna Bergamaschi, che nel musical in scena al Teatro Nazionale di Milano fino al 2 aprile interpreta Mina Murray, desiderata e amata proprio dal principe dei vampiri. Attrice e cantante, icona per svariati anni, grazie alla sua splendida voce, della Disney (con la quale ha inciso quattro album e diverse compilation), e interprete di musical di successo come Il mago di Oz, Pinocchio, La bella e la bestia, Masaniello, Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta.
Un musical che aiuta a riflettere oltre gli stereotipi
Con Arianna abbiamo parlato del musical con cui è in scena, ma anche del valore del tempo e della necessità di non sprecarlo e dell’importanza di mettersi nei panni degli altri, tutti temi presenti in “Vlad Dracula”. E ancora di come la musica e l’arte in generale possano contribuire a creare un mondo più saggio, “wise”. E poi di… acqua e di mare, e di quanto sia importante preservarli.
“Vlad Dracula”, in scena fino al 2 aprile al Teatro Nazionale di Milano, vuole essere anche un modo per sensibilizzare gli spettatori, rendendoli più consapevoli del fatto che il tempo a disposizione di ciascuno di noi e del mondo non è infinito. Pertanto, in questa corsa contro il tempo che caratterizza perennemente la nostra vita, anche un personaggio immortale come Dracula, il vampiro per antonomasia, diventa vulnerabile mostrando il dualismo dell’animo umano costantemente in bilico fra bene e male, vita e morte, scienza e mistero.
Testi: Vincenzo Petraglia
Riprese: Fabio Restelli