Ha fatto dell’ironia il filo conduttore della sua vita, come solo in terra di Toscana sanno fare, come se insieme al latte succhiassero sagacia e amore per la battuta tagliente. Architetto, classe 1940, una vita trascorsa fra i banchi di scuola da Professore di Educazione Tecnica, afflitto da torme di ragazzini urlanti e indiavolati. Ma come succede a tanti i tormenti del mondo esterno si ripercuotono dentro di noi e Staino trova sfogo alle sue inquietudini scoprendo il Fumetto, creando senza saperlo Bobo: il personaggio che saprà regalargli tanta notorietà. Sottopone le prime tavole al grande OdB (Oreste del Buono) che ne rimarrà folgorato e le pubblicherà subito su Linus nel 1979. Negli anni successivi inizia a collaborare con il quotidiano Il Messaggero, per approdare definitivamente nel 1982 all’Unità superando tutti i dubbi e le perplessità dettate dalla possibilità di fare dell’autoironia. Nel 1986 irrompe nella scena editoriale il dissacrante Tango, settimanale satirico diretto proprio da Sergio Staino. Nelle sue pagine ospiterà tutti i maggiori scrittori di satira di quegli anni: da Gino e Michele a David Riondino, da Michele Serra allo sfortunato Andrea Pazienza. Sono anni in cui la Televisione seduce anche gli intelletti più brillanti, così iniziano le incursioni di Bobo ‘televisivo’ prima a Drive in (1987) impersonato da un Paolo Pietrangeli ante litteram, poi Teletango per approdare al varietà Cielito lindo (1993) dove hanno debuttato i comici portabandiera della satira nei anni successivi, esempio su tutti Luciana Littizzetto. Staino prosegue negli anni con proficue collaborazioni anche per il cinema, per il teatro, ricevendo numerosi premi internazionali. Ha pubblicato numerosissimi libri, fra cui il più recente All together, Bobo!: una feroce cronistoria dell’Italia di questi ultimi anni, tutto ciò che avremmo sperato di non dover mai subire e quello che ci piacerebbe diventare.
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