Wise Society : Infernet, nelle sale il film sulle insidie del web

Infernet, nelle sale il film sulle insidie del web

di Mariella Caruso/Nabu
30 Aprile 2016

Vincitore del Green Drop Awards 2015, diretto da Giuseppe Ferlito lancia un messaggio positivo: «Internet è neutro, conoscerlo per difendersi»

S’intitola Infernet, è un film diretto da Giuseppe Ferlito che s’insinua nel lato oscuro del web, quello dal quale occorre difendersi. Dallo scorso 28 aprile è distribuito in 40 sale italiane del circuito The Space. «Sono contento, e spero che con il passaparola di chi lo vedrà possa trovare il suo spazio», ammette il regista. Del valore del film si sono accorti, lo scorso settembre, i giurati del Green Drop Awards 2015, il premio collaterale della Mostra internazionale del Cinema di Venezia assegnato a chi “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”. «Il premio è stata una grande soddisfazione – sottolinea Ferlito – e il premio del grande lavoro di tutti».

CAPIRE, NON DEMONIZZARE – «È sufficiente sfogliare un giornale per renderci conto di come, ogni giorno, ci si trovi di fronte a fatti di cronaca legati all’uso improprio di Internet – spiega Ferlito -. Ma non si devono chiudere gli occhi davanti al male, perché il male prende il sopravvento se non se ne riesce a vedere la radice». Ed è proprio alla radice del male che Infernet, tratto da un soggetto di Roberto Farnesi, vuole andare focalizzandosi sulle insidie che possono annidarsi in rete e che, per forza di cose, fanno presa sui più fragili. «Sono cinque le storie che si incrociano – racconta il regista -, come nel meccanismo della rete nascono come a sé stante e poi si intersecano tra loro passando dal virtuale al reale. Di fatto lo stesso meccanismo per il quale taluni non considerano reale quanto accade in rete».

LE INSIDIE – Cyberbullismo, pedofilia, gioco d’azzardo, sexting e prostituzione minorile sono raccontate attraverso le vite di un prete anticonvenzionale (Remo Girone); un attore che ha nel cuore le problematiche della gente comune, e rivelerà la sua vera natura (Roberto Farnesi); un ragazzo (Leonardo Borgognoni) che si fa coinvolgere da un gruppo di bulli per non restare fuori dal gruppo; un imprenditore (Ricky Tognazzi) che cade nella trappola del gioco d’azzardo e tre amiche adolescenti che decidono di prostituirsi filmando i loro clienti per poi ricattarli. Nel cast anche Katia Ricciarelli, Daniela Poggi, Luca Seta, Andrea Montovoli e i giovani Giorgia Marin, Viorel Mitu, Daniel Pistoni e Marco Profita.

IL WEB È FONDAMENTALE – Nonostante il titolo, Infernet non è un atto d’accusa contro il web. «Contrariamente a quanto si possa pensare di primo acchito il film lancia un messaggio ottimistico e positivo e ha una valenza educativa enorme. Bisogna sempre ricordare che il web, in sé, è un mezzo neutro, ma può diventare letale a seconda delle persone che, conoscendone le potenzialità, lo utilizzano nascondendosi nell’anonimato». «L’uomo non ha aspettato l’avvento del web per mettere in atto la malvagità. La rete, come tutto ciò che ci permette di progredire, è una grande occasione a patto che la si usi con intelligenza, purtroppo ogni volta che si parla di questi temi c’è sempre qualcuno che si vanta di usare ancora la penna invece della tastiera. Ma questo non va bene perché nella vita, sono le persone a strumentalizzare le cose – conclude Ferlito -. E l’unico strumento utile per non cadere nelle trappole della vita è la conoscenza. Anche del web».

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