Alla 71esima mostra del cinema di Venezia l'opera del regista russo-americano conquista il premio per la sostenibilità ambientale
Dopo quello magistralmente interpretato da Massimo Troisi e diretto da Michael Radford girato nel 1994, c’è un altro “Postino” che vince premi cinematografici.
E’ quello del regista russo americano Andrei Konchalovsky che alla 71 esima rassegna cinematografica di Venezia col suo film “The postman’s white nights” si è aggiudicato il Green Drop Award 2014, il premio assegnato da Green Cross Italia e Città di Venezia al film che meglio abbia interpretato i valori della sostenibilità ambientale tra quelli in concorso.
Il film racconta la storia di una comunità in uno sperduto villaggio russo sul lago Kenozero dove i pochi abitanti possono raggiungere il resto del mondo solo attraversando in barca un lago. Nonostante nelle vicinanze sorga una base spaziale che usa tutte le più moderne tecnologie, gli abitanti del villaggio vivono come un millennio fa, producendo per se stessi solo il necessario per la sopravvivenza.
«Negli ultimi anni ho cominciato a pensare che il cinema moderno stia cercando di liberare lo spettatore da qualsiasi forma di contemplazione. Questo film è il mio tentativo di scoprire le possibilità alternative che si nascondono nell’immagine in movimento accompagnata dal suono, il tentativo di vedere con gli occhi di un “neonato” il mondo che ci circonda. Il tentativo della “lettura lenta” della vita. La contemplazione è lo stato d’animo dell’uomo che si sente tutt’uno con l’universo e forse questo film è il tentativo di affinare il mio udito per ascoltare il quieto sussurro dell’universo», ha dichiarato Konchalovsky durante la premiazione svoltasi a bordo della Ms Turanor Planet Solar, la nave solare più grande del mondo.
Al regista dell’opera, giudicata di profonda riflessione sui rapporti fra uomo e uomo e fra uomo e natura dalla giuria composta da personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni, del volontariato o della scienza che si sono distinte per il loro impegno ecologista e per la pace fra i popoli, è stato consegnato un trofeo realizzato in vetro soffiato che rappresenta una goccia d’acqua al cui interno trova posto un campione di terra dell’Antartide.