Wise Society : Con MIA, la fotografia è di casa a Milano

Con MIA, la fotografia è di casa a Milano

di Graziella Turiello
9 Maggio 2013

Lo sguardo fiero nell’obiettivo, la luce sapiente cha sa illuminare i pregi e nascondere i difetti, un lampo e una frazione di secondo per fermare un attimo di vita, unico e irripetibile. Sono solo alcuni degli aspetti della fotografia, musa indiscussa del ventesimo secolo e allo stesso tempo oscurata dalla successione delle immagini che la porta a diventare prima movimento e successivamente cinema. Ma tutti conservano nel cuore un’immagine di una persona cara, un tempo era conservata un po’ sbiadita nel portafoglio, oggi è vivida nel telefonino ma rimane pur sempre una fotografia. Proprio per celebrare e scoprire un mondo che ci appartiene così nel profondo e supportato dalla consapevolezza del ruolo che la fotografia sta sempre più assumendo nel modo dell’arte contemporanea, il noto collezionista di fotografia Fabio Castelli ha ideato una tra le più importanti fiere di fotografia in Italia. Giunta alla terza edizione, torna dal 10 al 12 maggio, sempre a Milano: MIA-Milan Image Art Fair, più precisamente presso Superstudio Più di Via Tortona, 27. Il grande successo di pubblico, cresciuto in modo esponenziale negli anni, ha fatto in modo che diventasse uno degli appuntamenti più stimolanti ed coinvolgenti per tutti, addetti ai lavori e non. Quest’anno saranno presenti oltre 230 tra fotografi, gallerie, editori specializzati, provenienti dai più svariati paesi del mondo. Ognuno di loro avrà a disposizione uno stand dove presentare e far risaltare il proprio mondo fotografico. E questo rappresenta una delle unicità di MIA, all’interno di un panorama fieristico che rischia di produrre un’uniforme omologazione. Anche il catalogo è stato concepito in modo innovativo, anziché un volume riassuntivo, ciascun espositore realizzerà un piccolo fascicolo che verrà dato al visitatore così da stimolarlo a crearsi il proprio personale percorso e quindi anche catalogo. Ma l’edizione 2013 introduce numerose novità, prima tra tutte un angolo dedicato al Collezionismo, a cui viene affiancata una sezione in cui viene messo in luce, oltre al lavoro del fotografo anche quello più oscuro dello stampatore, per terminare con l’istituzione di un Premio Archivio. Numerosi saranno gli eventi, le tavole rotonde, le presentazioni che comporranno il ricco programma culturale a sostegno di un linguaggio espressivo sempre più attuale e coinvolgente, non solo per pochi intenditori ma aperto alla sensibilità del grande pubblico.

 

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