Nei limiti del ragionevole si può condividere qualunque cosa. Senza imbarazzi, ma sempre con serietà, cortesia, empatia, originalità e simpatia
Da lunedì 19 a domenica 25 novembre si celebra la quarta edizione della Settimana del Baratto. Una pratica che per secoli è stata alla base dell’economia familiare, e non soltanto, e che adesso, con la crisi che stiamo attraversando, può tornare utile per viaggiare e per godere di determinati beni, a costo zero.
In particolare, quella dei soggiorni permutati in cambio di beni o di servizi è un’esperienza che a noi italiani sembra piacere molto, come testimoniano sia i successi mietuti negli anni scorsi che il continuo aumento delle strutture bed&breakfast ben felici di accettare questo tipo di scambi durante il corso di tutto l’anno.
Alla fantasia sul contenuto dei baratti per avere in cambio un week-end, condito da rapporti umani e da calda ospitalità, non c’è davvero limite: si va dalle opere di manutenzione alle lezioni private, dalla realizzazione di siti internet alla cura del giardino, dalla scambio di abiti vintage e DVD alla preparazione di marmellate e formaggi. Perché tutto può servire al ricevente se capita di offrirlo al momento giusto. Anche, e soprattutto, in periodi in cui di soldi ne girano pochi. Quando allora per pagarsi una “Camera con Baratto” e un fine settimana a zonzo, non c’è niente di meglio di ciò che a noi non serve più o che possediamo perfino in eccesso.
Tra l’altro, e da non sottovalutare, una vacanza di questo tipo è sicuramente diversa dalle solite oltreché fonte di contatti umani, di scambi di esperienze e di professionalità rari da riscontrare nelle villeggiature “in batteria”.
Se siete a corto di idee, poi, il sito della Settimana ha caricato una serie di suggerimenti per i B&B partecipanti all’iniziativa che così potranno inserire le loro richieste nelle apposite categorie. E sempre allo stesso indirizzo, piuttosto che nella pagina Facebook, è possibile trovare tutte le informazioni aggiornate per organizzare la propria trasferta al meglio.