L'azienda bergamasca è impegnata anche nel campo della solidarietà, con adozioni collettive a distanza e programmi di formazione per i giovani
Robur è impegnata anche nel campo della solidarietà, tramite “Robur Solidale Onlus”, con una serie di iniziative e progetti a sostegno di chi ha bisogno. Uno di questi è Ninos de Rua, attraverso cui si è dato vita a un’adozione collettiva, da parte dei dipendenti Robur, di ben trecento bambini di strada con il sostegno ad opere di istruzione, prevenzione e accoglienza realizzate in Brasile.
Ma diversi altri sono i progetti sociali della società. Uno dei più recenti riguarda i giovani. Partendo dalla constatazione che i cambiamenti nella società globalizzata hanno portato a molte emergenze e bisogni di sostegno anche nelle nostre città, oltre che nei Paesi storicamente più bisognosi, Robur ha deciso di rivolgere lo sguardo sugli oratori in crisi della realtà locale. Con l’aiuto dell’Università degli Studi di Bergamo, che tutela l’operato e i progetti educativi, si sostengono quattro educatori in un’attività sperimentale nell’oratorio di Verdello, in provincia di Bergamo, che rappresenta uno spaccato sociale dove si incontrano molti ragazzi di culture ed etnie differenti.
Il progetto Stop and go si propone di essere un percorso formativo per i giovani che, spiega Luisa Traversi Guerra, «nasce dalla confluenza della capacità progettuale dei formatori con la cultura della Qualità Totale di Robur e ha fra i suoi obiettivi anche il riconoscimento economico agli educatori, per garantire loro dignità professionale in un periodo in cui tanti altri giovani non hanno un lavoro consono alla propria preparazione universitaria».