A2A

“Con la definizione della propria Politica di Sostenibilità al 2030, basata sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, e declinata con azioni di medio periodo nel Piano di Sostenibilità 2016-2020, A2A punta ad assumere un ruolo di primo piano nella creazione di una nuova economia circolare, low carbon e basata su reti e servizi smart”.
Giovanni Valotti, Presidente

A2A è la maggiore multi utility italiana, ai vertici nei settori energia (con un mix produttivo orientato alle fonti rinnovabili da cui proviene il 36% dell’energia generata), ambiente, calore, reti e smart city. È una realtà integrata nei territori e capace di generare e distribuire valore, da sempre orientata alla sostenibilità, al rispetto e all’ascolto delle persone. Garantiamo alle città servizi essenziali caratterizzati dai più alti standard di qualità ed efficienza.

Banco dell’Energia

Il Banco dell’energia Onlus, promosso da A2A e dalle Fondazioni AEM e ASM, è un ente senza scopo di lucro nato con l’obiettivo di supportare coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità economica e sociale in un percorso di recupero a 360 gradi, anche attraverso la distribuzione di beni di prima necessità o con il pagamento di spese urgenti, come le bollette di luce e gas (di qualunque operatore energetico). A2A promuove il progetto attraverso i suoi interlocutori quali i dipendenti, i clienti – che potranno donare tramite bolletta – i partner business e qualsiasi altro stakeholder. Una rete di Organizzazioni Non Profit, accuratamente selezionata attraverso il bando “Doniamo Energia”, lanciato in collaborazione con Fondazione Cariplo, si occuperà di selezionare i beneficiari diretti, presentando piani d’azione concreti.

Il progetto Banco dell’Energia Onlus è 3 volte innovativo, infatti:

• Per la prima volta in Italia la bolletta diventa strumento per la raccolta fondi;

• Intercetta nuove povertà ad oggi non censite, essendo la raccolta a beneficio di famiglie momentaneamente in difficoltà, che per improvvisi problemi di lavoro, sociali o di salute, non riescono più a far fronte alle spese quotidiane;

• Prevede percorsi di inclusione sociale e lavorativa e forme di restituzione, in un’ottica di welfare generativo.

Il progetto, che nasce da un’idea proposta durante un momento di ascolto degli stakeholder territoriali a Brescia nel giugno 2015, affronta il problema delle nuove povertà non ancora censite in maniera innovativa ed efficace. Non ci sono ancora benefici tangibili per la comunità poiché è ancora in corso la raccolta fondi. Per quanto riguarda il bando, il 15 marzo scorso si è conclusa la prima fase di presentazione delle proposte da parte delle Organizzazioni Non Profit. Nella seconda fase verranno selezionati i progetti più interessanti; i benefici per la società saranno visibili dal 2018 e verranno monitorati costantemente.