Wise Society : La raccolta dei vestiti usati si fa digitale (e ancora più green)

La raccolta dei vestiti usati si fa digitale (e ancora più green)

di Fabio Di Todaro
13 Novembre 2017

Humana People to People e Eurven hanno inventato un nuovo contenitore smart e digitale: in due mesi, sono stati raccolti 787 chili di abiti usati.

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Humana People to People e Eurven hanno inventato un nuovo progeto “Clothes for Love” e un nuovo contenitore smart e digitale per raccogliere vestiti usati, Foto: Humana

La tecnologia al servizio della solidarietà. La raccolta dei vestiti usati si fa digitale, al fine di incentivare i donatori e rendere dunque più capillare il servizio, che punta in procinto dei mesi più freddi punta a fornire i giusti capi d’abbigliamento anche alle persone meno abbienti. Nel corso di «Ecomondo» – la fiera dell’economia verde e circolare in programma dal 7 al 10 novembre a Rimini – è stato presentato il progetto «Clothes For Love», che permette di consegnare i capi usati e selezionare dal monitor un buono sconto per l’acquisto di prodotti sostenibili. S’è trattato della prima vetrina su scala nazionale, perché in realtà il progetto è partito a Milano già durante la scorsa estate.

UN ABITO PER UNO SCONTO – «Clothes For Love» è un’idea dell’organizzazione umanitaria Humana People to People Italia, in collaborazione con Auchan Retail Italia, le principali Amministrazioni Comunicali lombarde e una ricca rete di partner locali. Di Eurven, azienda leader nei sistemi a monte di raccolta differenziata, compattazione e riciclo rifiuti, è invece lo sviluppo del sistema digitale. La forma a cuore (rosso) del contenitore evidenzia la generosità che accompagna la donazione degli indumenti così come l’attenzione all’ambiente. Il vano d’inserimento dei vestiti non ha la maniglia basculante, ma un’apertura antintrusione di più facile utilizzo. Mentre a presenza di sensori volumetrici e di un dispositivo di pesatura interna consentono un servizio più curato. Elemento distintivo è il touch-screen digitale che permette al cittadino di interagire mediante un monitor, ottenendo informazioni relative al conferimento dei vestiti, alla filiera di Humana, al progetto beneficiario e ai partner. Quello che rende particolare il contenitore è inoltre il suo sistema incentivante, tipico dei macchinari Eurven. Dopo la donazione, infatti, è possibile selezionare dal monitor un buono sconto, che viene stampato in tempo reale, per l’acquisto di prodotti sostenibili: come alimenti biologici, lampadine a basso consumo o prodotti e servizi di piccoli riparatori e botteghe aderenti. A questo buono se ne aggiunge un secondo da parte di Humana, come ulteriore riconoscimento al donatore. Donando i propri indumenti, i cittadini potranno supportare le attività d’inserimento scolastico di Humana nella zona di Chilangoma in Malawi.

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Elemento distintivo dei nuovi contenitori per la raccolta di vestiti usati è il touch-screen digitale che permette al cittadino di interagire mediante un monitor, ottenendo informazioni relative al conferimento dei vestiti, alla filiera di Humana, al progetto beneficiario e ai partner, Foto Humana

IN DUE MESI RACCOLTI QUASI 800 CHILI DI VESTITI – L’obiettivo è quello di produrre un impatto positivo in termini ambientali e sociali, senza dimenticare la trasparenza della filiera e della garanzia della destinazione degli indumenti raccolti. «Il contenitore che abbiamo realizzato per Humana è unico al mondo e rispetta al cento per cento i principi dell’economia circolare – spiega Carlo Alberto Baesso, general manager di Eurven -. La nostra azienda crede da sempre nello sviluppo di tecnologie per le raccolte incentivanti e siamo leader del settore perché investiamo molto in progetti di ricerca e sviluppo che permettono di ridurre gli sprechi e trasformare un gesto di solidarietà e di tutela ambientale in un momento di dialogo con il cittadino». I contenitori «Clothes For Love», per il momento, sono stati posizionati a Milano (presso il punto vendita Simply di Viale Corsica 21) e Vimodrone (presso il Centro Commerciale Auchan) e andranno in tour fino a fine gennaio 2018 nelle principali città lombarde. «Un’esperienza che da subito si è rivelata positiva – aggiunge Baesso – considerando che a Milano, in poco più di due mesi, sono stati raccolti 787 chili di vestiti usati, con 348 donazioni. L’obiettivo adesso è valorizzare questa esperienza, portandola anche nel resto d’Italia».

Twitter @fabioditodaro

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