Wise Society : La rinascita degli abeti di Natale in nome del design

La rinascita degli abeti di Natale in nome del design

di Mariella Caruso
24 Aprile 2018

A Milano l'ex albero di piazza Duomo diventa un'opera d'arte per una piazza, a Roma una casetta per l'accudimento dei bambini

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Abeti di Natale riciclati: quello di piazza Duomo a Milano diventa una installazione davanti alal stazione di Rogoredo e alla sede di SKY, Foto: Comune di Milano/Flickr

Una casetta per l’allattamento per le mamme di Roma e un’opera di design che andrà ad abbellire una piazza a Milano. È questa la nuova “vita” degli abeti di Natale che, durante le scorse festività, hanno abbellito il Natale della Capitale e della città meneghina. “Vittorio”, così era stato battezzato, l’abete di oltre trenta metri che ha allietato la milanesissima piazza Duomo, e “Spelacchio”, l’abete rosso della Val di Fiemme che è stato al centro di tante polemiche, sono, ormai, quasi pronti a cominciare la seconda parte della loro esistenza – dopo quella di alberi di Natale – nel segno della sostenibilità e del riciclo.

«VITTORIO». È stata una giuria di esperti della quale hanno fatto parte Luisa Collina,  preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano, Davide Bruno, docente della Scuola del Design dello stesso Politecnico, Paolo Guido Bassi, presidente del Municipio 4 (del quale fa parte la piazza dove sarà installata l’opera) del Comune di Milano, Roberta Lissidini responsabile Comunicazione e progetti speciali di Sky Academy, a scegliere il progetto vincitore del concorso d’idee “Dall’Albero al Design” promosso da Sky Academy e Politecnico di Milano. La «linea guida» per i settanta studenti che hanno elaborato i progetti per il riciclo di “Vittorio” è stata l’ideazione di prototipi di arredi urbani innovativi con vari ambiti tematici. Dei 23 progetti (tutti esposti nell’ambito della Milano Design Week 2018 al Teatro Agorà della Triennale di Milano) presentati, tutti seguiti dal designer milanese esperto di tecniche di lavorazione del legno Giacomo Moor, è stato scelto “2nd Chance” di Luca Polcari e Luca Mussi. La scelta è ricaduta su “2nd Chance” perché, come ha spiegato la giuria, «il progetto non si limita a un solo ambito tematico proposto, ma con la sua conformazione li affronta e risolve tutti». L’opera sarà realizzata entro il mese di giugno dagli stessi studenti che l’hanno progettata con i piccoli tronchi di legno stoccati subito dopo lo smantellamento dell’albero di Natale.

«SPELACCHIO». Sorte diversa per “Spelacchio”, l’albero di Natale romano proveniente da una foresta certificata PEFC (il programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale) di cui si è tanto parlato, del cui recupero si è occupata

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La nuova vita degli abeti di Natale: quello di Roma da Spelacchio a una casetta per l’accudimento dei bambini, Foto: Press and Play

direttamente la Comunità della Val di Fiemme, esempio di green economy italiana. L’abete, scelto tra gli alberi maturi e in sovrannumero, tornerà presto nella Capitale trasformato in una “Baby Little Home”. L’albero, dopo essere rientrato in Val di Fiemme, è stato di nuovo preso in consegna dalla Comunità che mette in atto una «catena di custodia» e di tutela (la materia prima forestale non provenga da fonti controverse) certificata da PEFC per i suoi boschi. I lavori per la realizzazione della casetta che permetterà alle mamme di cambiare e allattare i propri bambini , iniziati con la scortecciatura e preparazione della segagione in tavole, saranno conclusi nella segheria trentina, che realizzerà i pannelli finali della Baby Little Home.

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