Wise Society : Klimaenergy, a piccoli passi verso il futuro

Klimaenergy, a piccoli passi verso il futuro

di di Sebastiano Guanziroli
6 Ottobre 2010

Possono bastare piccole azioni concrete per migliorare la vita quotidiana e aiutare il pianeta. Qualche esempio? Risparmiare energia elettrica collegando la lavatrice alla fonte di acqua calda domestica o affittare il tetto della propria casa per installare impianti fotovoltaici. Con un doppio vantaggio: per l'ambiente e il portafoglio

Camminare per Klimaenergy,  Fiera Internazionale delle energie rinnovabili da poco conclusa a Bolzano, è come fare un viaggio nel futuro, ma il bello è che tutto è già assolutamente presente. Macchinari tirati a lucido, pannelli fotovoltaici di grandi dimensioni o incorporati in piccole tegole, strumenti pieni di led luminosi: un vero e proprio repertorio di oggetti  che sicuramente faranno parte del nostro futuro, anche se ancora non sappiamo con quali vantaggi sull’ambiente.

 

Le aziende presenti hanno lanciato, ciascuna a proprio modo, una sfida all’energia da combustibili fossili,  che ha nel sole, nel vento e nell’acqua i principali alleati. Tocca poi ai singoli cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche raccogliere la sfida, e trasformarla in gesti e azioni concreti che agevolino il cambiamento. 

 

 

 

Un esempio di piccola innovazione che non impone nessun cambio di abitudini è quello proposto da “Save el.en plus”, che permette di collegare la lavatrice direttamente alla fonte d’acqua calda domestica – la caldaia o i pannelli solari – consentendo un notevole risparmio di energia elettrica. Il piccolo strumento,  dal brevetto italiano, con dimensioni e forma di un contatore, promette di ridurre i consumi del 80 percento e i tempi di lavaggio del 30.

 

Un risparmio di energia del 40 percento, si potrebbe invece ottenere installando in casa propria un battiscopa ad irraggiamento termico delle pareti. I tradizionali caloriferi, infatti, emanando calore da un punto unico, non sono in grado di distribuirlo uniformemente nella stanza. Il brevetto “ThermBord,” al contrario, essendo disposto lungo tutto il perimetro dell’ambiente, mantiene la temperatura costante in ogni zona, evitando accumuli di calore e punti freddi.

 

Un’opportunità per produrre energia è anche quella di affittare il proprio tetto. La piattaforma “Dachborse – Borsa del Sole” permette di noleggiare, ad investitori professionisti, tetti idonei alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Il contratto d’affitto deve essere di almeno 20 anni, perché per tale durata l’acquisto della corrente elettrica è garantito per legge. In genere, viene richiesta una superficie minima utile di 50 metri quadrati e un orientamento verso Sud. Il vantaggio è che non sono richiesti investimenti, né spese di gestione, né difficoltà burocratiche: l’affitto che si riceve è quantificabile, all’incirca, in 50/80 euro a metro quadrato annui.

 

Nel settore della mobilità spiccano le colonnine di ricarica per le auto elettriche, che permettono la creazione di “parcheggi verdi” privati e pubblici indipendenti da terzi gestori e le aziende che utilizzano olii vegetali (olza, soia o girasole) per piccoli impianti di cogenerazione. E se ci si vuole sporgere ancora di più dalla finestra del futuro? Ecco il progetto che Autostrada del Brennero Spa ha già avviato e che prevede la costruzione di distributori di idrogeno prodotto attraverso l’energia eolica, idroelettrica e fotovoltaica. Il futuro a fonti rinnovabili è quasi a portata di mano.

 

 

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