Wise Society : L’energia del futuro è pulita… anche in Italia

L’energia del futuro è pulita… anche in Italia

di Francesca Tozzi
15 Marzo 2013

Le previsioni a livello mondiale parlano di un raddoppio del mercato delle rinnovabili entro il 2023 grazie alle nuove tecnologie. E l'Italia mette a punto una nuova strategia per l'efficienza energetica

La guerra per il petrolio e per il gas nelle sue varie forme e parti del pianeta è un problema ben lungi dall’essere risolto.

Nel frattempo biomasse, solare ed eolico si stanno facendo strada al punto che il mercato delle energie rinnovabili potrebbe raddoppiare entro il 2023, almeno secondo quanto prevede un rapporto del centro ricerche statunitense Clean Edge che parla di una crescita da 191 miliardi di euro nel 2012 a 327 miliardi di euro nel 2022, crescita favorita per lo più dai nuovi sviluppi tecnologici come, per esempio, i pannelli fotovoltaici basati sugli ossidi di titanio che imitano la fotosintesi e sono molto efficaci in condizioni di scarsa insolazione o le nuove turbine eoliche curve ispirate alle pinne delle orche capaci di catturare il 25% in più di energia.

E l’Italia che strategia energetica sta mettendo in atto in questo senso? Una mirata a rendere il nostro Paese meno dipendente dall’estero riattivando gli investimenti nella green economy e riallineando i prezzi dell’energia con quelli europei, riuscendo magari anche a tagliare la bolletta dei consumatori.

Questi i punti cardine del Decreto stilato dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Una strategia che viene lasciata in eredità al prossimo governo e che prevede possibili investimenti per 180 miliardi di euro e benefici nella bolletta nazionale di elettricità e gas di 9 miliardi di euro l’anno. Tra le priorità: promozione dell’efficienza energetica; sviluppo di un mercato del gas competitivo, con prezzi allineati alla media del vecchio continente; sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili; determinazione di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente e con la graduale integrazione della produzione rinnovabile.

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