A Genova i tifosi serbi dai muscoli gonfi e tatuati scatenano l’inferno. Fieri della loro becera violenza portano allo stadio un arsenale e per sei lunghi minuti nessuno li ferma. A Milano in tre picchiano a morte un tassista che, per sbaglio, ha investito e ucciso il cane di un’amica: quando si viaggia nelle “loro” strade, ogni errore si paga molto caro. Interviene la polizia e trova altri padroni del quartiere che rispondono all’assetto anti guerriglia con insulti e sberleffi. Tutte zone franche della società, dove, sempre di più, vivono persone che non hanno alcun senso di appartenenza, di rispetto delle regole e riconoscimento dell’autorità. Noi siamo gli artefici di questa società. E fa male pensare che i nostri bambini ogni giorno osservino e imparino da questo penoso teatrino di uomini senza dignità di esseri umani. (ecoista)
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