Solo nel 2012 sono morti circa 400 lavoratori a causa degli incendi divampati nelle fabbriche tessili a Karachi, in Pakistan, e a Dhaka, in Bangladesh, luoghi di produzione di noti brand della moda internazionale. In Cina a causa dell’inquinamento prodotto dalle aziende del tessile, molti importanti canali d’acqua del Paese, come il fiume Azzurro e il fiume delle Perle, sono stati avvelenati dai metalli pesanti e da altre sostanze tossiche. Sostanze nocive che minano non solo la salute dell’ambiente ma anche quella degli operai tessili e delle persone che indossano questi capi. A tutto questo i consumatori devono dire basta. Come? Chiedendo alle griffe di diventare sempre più trasparenti e dare informazioni sulle fasi di lavorazione. Perché ogni scelta di acquisto è un’azione utile a salvarci la pelle
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