Subito

“Sempre più persone sono oggi consapevoli dei cambiamenti climatici e il rispetto per l’ambiente è un incentivo ad usare Subito. La Second Hand Economy e l’effetto che ha sull’ambiente, il “Second Hand Effect”, stanno diventando un vero e proprio stile di vita e noi siamo orgogliosi di poter contribuire in maniera rilevante a salvaguardare il pianeta per le generazioni future”.
Melany Libraro, CEO

Subito offre il servizio online di compravendita più semplice, veloce e sicuro per realizzare ottimi affari grazie all’efficacia del servizio, qualità e ampiezza dell’offerta. Con 6 milioni di annunci differenziati in 37 categorie merceologiche e più di 45 milioni di pagine visitate quotidianamente, Subito è il primo servizio di annunci e tra i primi 10 siti più visitati in Italia (fonte: media Audiweb Total Digital Audience 2016). Subito è parte della multinazionale norvegese Schibsted Media Group.

Second Hand Effect: l’importanza dell’economia circolare

Ogni giorno oltre 60.000 italiani comprano e vendono oggetti usati su Subito e  contribuiscono alla “Second Hand Economy”, quell’economia dell’usato che in Italia vale 19 miliardi di euro (+1,1% PIL). Ogni volta che qualcuno di noi compra o vende usato, compie allo stesso tempo un gesto d’amore per il futuro di tutti perché concorre a ridurre l’impatto ambientale. Abbiamo pensato quindi di dare un nome a questa azione e realizzare un progetto: Second Hand Effect.

Grazie a questo progetto, abbiamo realizzato un report che contiene i dati di compravendita online dell’usato e oggi siamo in grado di quantificare i benefici che derivano dalla Second Hand Economy. Nel 2016 gli utenti di Subito hanno potenzialmente risparmiato 6,1 milioni di tonnellate di CO2 , l’equivalente delle emissioni prodotte da 87 milioni di voli andata e ritorno da Milano a Roma e da 670.000 italiani in un anno. O dalla produzione di 9,4 miliardi di tonnellate di pasta o di 24,5 milioni di divani. Per risparmiare la stessa quantità di CO2 , si dovrebbe fermare il traffico di Milano per 42 mesi o quello di Roma per 18 mesi.

Il “Second Hand Effect” e la Second Hand Economy vanno però oltre questi numeri. Per molte persone sta diventando uno stile di vita, altre la riconoscono invece come una forma di mercato rinnovata che contribuisce a ridefinire il paradigma economico sociale, riposizionando l’individuo al centro della propria economia. È una scelta individuale di vivere una vita più sostenibile. Sia che i nostri utenti siano spinti dall’appartenenza a questo “movimento sociale”, sia dal risparmio economico o ancora dalla passione per il vintage, il risultato vale lo stesso: il riutilizzo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale. Questo rende tutti i nostri utenti “eroi” per l’ambiente, perché la scelta di comprare o vendere usato è un’azione che fa davvero la differenza. Ecco l’essenza del Second Hand Effect.