Made in Carcere

“Si deve cominciare a parlare della produzione del BIL – benessere interno lordo – al posto del PIL – Prodotto Interno lordo, in un’ottica favorevole al benessere comune, che tenga conto della qualità della vita e tutela dell’ambiente, per un progresso collettivo e non solo del singolo individuo. Rimettiamo l’uomo, l’umanità e la Natura al centro, nel rispetto della vita, dignità umana e dell’ambiente circostante. Noi attraverso la vendita di manufatti, realizzati con tessuti che le aziende scartano, contaminiamo nuovi modelli di esistenza”.

Emoziona e promuove esperienze concrete, con la mission di innescare network collaborativi, finalizzati a favorire integrazione sociale ed effettivo inserimento nel mondo del lavoro. Scuote la sensibilità del territorio e ripensa le vie di sviluppo economico e benessere sociale creando mestieri e prodotti innovativi. Le donne detenute aprono così le porte del carcere ricostruendo dignità, competenza ed autonomia economica. Importante la tangibilità di impatto ambientale ed inclusione sociale.

Made in Carcere – new philosopy and life style

Il brand “Made in Carcere” è una vera e propria filosofia e stile di vita. Attraverso la produzione di package personalizzato, si dà lavoro a decine di detenute delle carceri femminili di Lecce e Trani, impegnate nella creazione di accessori moda realizzati con tessuti di recupero, dando una seconda chance a donne e tessuti. Vengono realizzati prodotti con una storia da raccontare, che aiutano l’ambiente e l’inclusione sociale, secondo un’etica green. Oltre alla consueta attività sartoriale si sono portati avanti altri progetti, tra questi:

– il progetto “orti verticali”, che già da più di due anni è presente con successo in alcune carceri minorili e nelle scuole per avvicinare i giovani alla conoscenza della natura e dei suoi ritmi. Si prevede la realizzazione di orti, da parte dei detenuti, in seguito ad una preventiva didattica, i quali seguono la gestione e la manutenzione dell’orto fino alla raccolta del prodotto finale destinato al consumo personale. La cura e la gestione dell’orto è una tecnica utile che permette di avere sotto mano erbe e ortaggi con in più la soddisfazione di averli coltivati tutti da sé, inoltre, porta al raggiungimento di benefici fisici e psicologici, dato che spesso il contatto con la natura rappresenta una valida medicina;

– la formazione e successivamente la produzione di biscotti artigianali vegani senza uova e senza latte, con ingredienti di primissima qualità, all’interno del Carcere minorile di Bari. L’idea è che ogni scatola di biscotti porterà il nome del suo artefice, un modo per coinvolgere i ragazzi in un processo di creazione che rafforzi le loro identità, restituendo la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità;

– è in fase di realizzazione “La Maison” di Mic, luogo all’interno del Carcere di Lecce dove le Donne detenute avranno spazi e tempi più ampi e diluiti per muoversi con maggiore libertà all’interno del laboratorio/casa. Dedicandosi oltre che al lavoro anche un po’ a se stesse attraverso musica, lettura e computer (offline).