Risale ancor prima della scoperta dell’America la fondazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, considerata la banca più antica del mondo. Nacque, infatti nel 1472, per prestare aiuto alle classi disagiate della popolazione della città senese e oggi è a capo di uno dei principali gruppi bancari italiani.
Conta su una rete di oltre 2100 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale, riuscendo a soddisfare più di 5 milioni di clienti retail. Inoltre mediante i suoi centri specialistici, oltre 270 in tutta Italia, la Banca è in grado di completare l’offerta rivolta ad imprese, enti, e clientela privati. Mps offre un ampio ventaglio di servizi, dal conto corrente classico alla bancassurance, completando l’offerta attraverso le società del Gruppo.
Per Monte dei Paschi di Siena, sostenibilità si riassume nella capacità di generare valore nel lungo periodo, nella disponibilità all’ascolto e alla considerazione delle aspettative degli stakeholder che contribuiscono, direttamente o indirettamente, a creare valore per la Banca. Fa parte della sua idea di sostenibilità anche il superamento del conflitto di interessi tra valore per la banca e per gli stakeholder, spesso indotto dal perseguimento dell’obiettivo di massimizzare il ritorno dell’investimento degli azionisti.
Il governo della sostenibilità tocca ogni comparto, a partire dal consiglio di amministrazione, interessato sugli eventuali rischi sociali dell’attività e criticità nelle relazioni con gli stakeholder. Lo stesso cda approva l’informativa sui temi di sostenibilità quale parte integrante del Bilancio d’Esercizio.
Il Comitato direttivo, presieduto dall’amministratore delegato ed espressione del top management, sovraintende ai temi della sostenibilità d’impresa. Il coordinamento operativo è svolto dalla funzione Pianificazione / Team Sostenibilità. Inoltre, competenze specialistiche sono ripartite all’interno della direzione generale per seguire in modo organico temi, quali l’inclusione finanziaria, il welfare aziendale, l’energy ed il mobility management, la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il Gruppo è impegnato a tenere conto nelle proprie attività dei possibili impatti sull’ambiente per gestire le opportunità ed i rischi connessi. La gestione avviene in modo diretto e indiretto. Nel primo caso si pone attenzione, ad esempio, ai consumi di risorse ed i conseguenti scarti ed emissioni inquinanti, tenuti sotto controllo attraverso varie misure organizzative e soluzioni tecniche. A proposito dell’utilizzo dell’energia, la funzione di energy management attua piani annuali di efficienza energetica.
Nella gestione degli impatti indiretti sono analizzati aspetti di eco-compatibilità nel credito alle imprese e nella qualificazione dei fornitori. Inoltre, gli affidamenti alle imprese di maggiori dimensioni e i finanziamenti di progetto sono analizzati al fine di rilevarne la pericolosità per gli eco-sistemi e l’eventuale possesso di certificazioni ambientali da parte del richiedente. C’è poi l’aspetto del green finance, che vede l’intervento del Gruppo mirato a investimenti nel capitale di società operanti nel settore delle energie rinnovabili.
Si tratta di un progetto sviluppato nell’ambito della Commissione aziendale Pari Opportunità che prevede un percorso formativo strutturato di supporto al reinserimento lavorativo, con iniziative di formazione, affiancamento strutturato, on the job, e strumenti multimediali personalizzabili.
La Banca possiede una delle maggiori collezioni private di opere d’arte in Italia. Per il restauro e la conservazione di tali opere, ogni anno vengono impiegate notevoli risorse ma l’attività ha finora avuto poca visibilità (le opere non erano accessibili al pubblico nei percorsi di visita museale della sede storica della Banca). Per questo motivo e per promuovere la cultura dell’arte dell’ambito della propria responsabilità sociale, a partire dal 2010 la Banca ha sviluppato il progetto Ritorno alla luce. Le opere più meritevoli sono restaurate a cura di giovani professionisti, ne viene curata una specifica scheda informativa e, a rotazione, sono esposte presso la sede storica della Banca con un supporto guidato. Il progetto è apprezzato dai visitatori (oltre duemila visite nel 2014) e dalla più ampia platea di stakeholder (in primis i clienti) che dimostra sensibilità per la cultura e l’arte, e per il relativo ruolo sociale della Banca.