Libera Terra Mediterraneo è un consorzio, onlus, nato nel 2008, che raggruppa cooperative sociali di Libera Terra (attiva dal 2000), della quale è lo strumento operativo. Si occupa di produzione e distribuzione di beni alimentari: è una Società consortile di proprietà delle cooperative di produzione che operano su terreni confiscati alle mafie, in prevalenza nell’area del comune di Corleone, provincia di Palermo.
È quasi totalmente specializzata in prodotti biologici, in quanto i soci producono in base ai principi dell’agricoltura organica. Libera Terra nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 la rivista The Global Journal l’ha inserita nella classifica delle cento migliori Ong del mondo ed è l’unica organizzazione italiana di “community empowerment” che figuri in questa lista, la prima dedicata all’universo del no-profit.
La società applica al suo interno il “Disciplinare Libera Terra”, molto attento agli aspetti di natura etica che prevede, tra l’altro, il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi, il sostegno e l’informazione contro il fenomeno mafioso.
All’attività quotidiana, Libera Terra affianca diverse iniziative di natura sociale, come ad esempio i “Campi di Volontariato Internazionali” organizzati dall’Associazione Libera o il turismo responsabile con “Libera il Gusto di Viaggiare”. Nel corso degli anni ha dato il via a molti progetti e iniziative sui territori sottratti alla criminalità organizzata, tra cui “La mozzarella della Legalità”, a Castel Volturno dove la coop “Le Terre di Don Peppino Diana” produce all’interno di spazi confiscati alla camorra.
Sono stati anche stipulati due protocolli di intesa con due istituti penitenziari: uno è il carcere di Lecce e uno è l’istituto di Augusta e prevede lo svolgimento di lavori socialmente utili volti al reinserimento sociale dei detenuti.
La cooperativa è attenta ai diversi aspetti dell’impatto ambientale delle proprie produzioni: ad esempio la Cantina Vitivinicola Centopassi produce energia grazie ad impianti fotovoltaici. Inoltre si sta attivando sulla carbon footprint, considerandola tra le priorità da sviluppare.
La produzione delle farine per la pasta a grano duro biologica avviene nelle terre confiscate alla mafia in Sicilia, Puglia, Campania. In generale, nelle diverse fasi di lavorazione, oltre al controllo di prodotto è data molta attenzione alle caratteristiche organolettiche e qualitative. Riguardo al packaging, Libera Terra utilizza buste in propilene riciclabile, dove sono riportate informazioni dettagliate per lo smaltimento.