Mauro Covacich
scrittore
L'autore di libri di successo come "A perdifiato" e "L'amore contro" ha spesso una visione originale e personale sulla condizione umana. Da sempre interessato al sottile confine tra autenticità e finzione, è convinto che la cultura abbia ancora un ruolo fondamentale: quello di liberarci dalla paura che nasce dalla mancanza di conoscenza
Biografia
3 Febbraio 2016
Triestino, Mauro Covacich è nato nel 1965. Qualche anno fa, dal Friuli si è trasferito a Roma, dove oggi vive e lavora. Per qualche tempo ha insegnato filosofia ma, a metà degli anni ’90, inizia a pubblicare esordendo con il romanzo-inchiesta "Storia di pazzi e di normali" (Theoria 1993, Laterza 2007). Seguono "Colpo di Lama" (Neri Pozza 1995), "Mal d’autobus" (Tropea 1997), "Anomalie" (Mondadori 1998, 2001), "La poetica dell’Unabomber" (Theoria 1999), una raccolta di reportage scritti per Diario, Panorama e altre riviste. A partire dagli inizi del 2000, arrivano in libreria "L’amore contro" (Mondadori 2001), "A perdifiato" (Mondadori 2003, Einaudi 2005), "Fiona" (Einaudi, 2005), "Trieste sottosopra" (Laterza 2006) "Prima di sparire" (Einaudi 2008), "L'arte contemporanea spiegata a tuo marito" (Laterza 2011). Il 2011 è anche l’anno di uscita del suo ultimo romanzo" A nome tuo" (Einaudi, 2011. Nel 2010 ha realizzato il video "L’umiliazione delle stelle", quarta parte di un percorso letterario che fa parte di una pentalogia, iniziata con A perdifiato e conclusosi con A nome tuo, dove tutto ruota sui temi di identità e finzione. Intensa è la sua attività di collaboratore con testate prestigiose come Il Corriere della Sera, Vanity Fair, L’Espresso e altre. Ha inoltre lavorato per la Rai in alcuni radio-documentari e con il radiodramma Safari. Nel 1999 ha vinto l’Abraham Woursell Prize assegnatogli dall’Università di Vienna.