Elio Germano
attore
Il protagonista del film "La nostra vita" di Daniele Vicari, crede nelle persone comuni, che si danno da fare anche in campo sociale con altruismo e senso di responsabilità. E dice che mettersi nei panni degli altri fa sempre bene a tutti: per uscire dai luoghi comuni e dalle "gabbie" che ci imprigionano
Biografia
3 Febbraio 2016
Classe 1980, Elio Germano ha cominciato a lavorare davanti alla macchina da presa all’età di soli dodici anni. Non è un caso che, nonostante la giovane età, sia stato, infatti, già insignito di prestigiosi premi e riconoscimenti anche internazionali. Fra questi il David di Donatello nel 2007 come miglior attore protagonista per la pellicola Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchetti e, nel 2010, la Palma d’oro a Cannes e il Nastro d’Argento, ancora come miglior attore, per il film La nostra vita, sempre di Lucchetti, per il quale l’anno seguente ha vinto anche il secondo David in carriera. Fra le altre memorabili pellicole cui ha preso parte Il mattino ha l’oro in bocca (2008), di Francesco Patierno, Il passato è una terra straniera (2008), di Daniele Vicari, Come Dio comanda (2008), di Gabriele Salvatores, La fine è il mio inizio (2011), di Jo Baier, dedicato alla storia di Tiziano Terzani. Nel 2009 viene anche scelto dal regista di Hollywood Robert Marshall per un ruolo, all’interno di un cast stellare, nel musical Nine. Germano, oltre che per la sua bravura, è noto anche per il suo carattere anticonformista. Un temperamento da antidivo che gli è valso l’appellativo di “Robert De Niro italiano”. Oltre a recitare al cinema, in teatro e in Tv l’attore romano di origine molisana ama anche scrivere e suonare: fa parte, infatti, della band “Bestie Rare”, un gruppo di musica rap fondato con gli amici d’infanzia.