Si tratta di un innovativo format internazionale, destinato a imprese e nuove generazioni, ideato da Manuela Ronchi, Ceo & founder di Action Holding, che in questo video ci spiega di cosa si tratta
Ogni rivoluzione tecnologica, capace di impattare in modo molto significativo sulla vita delle persone, avrebbe bisogno, prima di essere diffusa in maniera massiva nella società, di una forte riflessione, anche e soprattutto relativamente alle implicazioni etiche ad essa connesse.
Qualcosa che, lo dimostra la storia, non viene quasi mai fatto. Certamente perché di fronte a uno strumento rivoluzionario non si hanno talvolta neppure le capacità e gli strumenti analitici necessari per poter prevedere tutte le possibili conseguenze che il nuovo strumento può comportare. Ma anche e soprattutto perché spesso ci si trova di fronte a una vera e propria “gara” a chi arriva prima per poter disporre di quello specifico strumento rivoluzionario. Salvo poi dover raccogliere post factum i cocci dei danni prodotti. Pensiamo soltanto, tanto per fare un esempio, alla bomba atomica e a tutto quanto ne è conseguito, con norme che, come spesso avviene in questi casi, di fronte alle grandi innovazioni scientifiche e tecnologiche, riescono ad arrivare soltanto dopo, talvolta quando ormai è già troppo tardi.
È esattamente quanto sta avvenendo per l’Intelligenza artificiale, che sempre più sta entrando nelle pieghe più profonde delle nostre vite, a tutti i livelli, probabilmente la rivoluzione per eccellenza del nostro tempo, che potrebbe avere un impatto fortissimo e modificare profondamente le nostre esistenze in un futuro anche non troppo lontano. Ed è per affrontare in maniera più consapevole e “attiva” questa rivoluzione in corso che è nato “Orbits Dialogues with intelligence”, un innovativo format basato su un nuovo linguaggio narrativo contemporaneo che riporta la filosofia al centro di un confronto allargato, che coinvolge in primis imprese e studenti, entrambi centrali in ogni processo di cambiamento, per farci riflettere e porci delle domande sull’evoluzione digitale che stiamo vivendo.
Che cos’è Orbits e come funziona?
Ideato da Action Holding e Manuela Ronchi e prodotto da Action Agency, “Orbits Dialogues with intelligence” è il primo Show-How che guiderà i capitani d’impresa e il mondo degli studenti nella comprensione di cosa vuol dire esattamente “Essere Umani” dopo l’avvento dell’Intelligenza artificiale.
Voce narrante di questo percorso Luciano Floridi, filosofo fra i massimi esperti mondiali di etica del digitale e dell’informazione.
Un tour internazionale che, partendo da Milano, toccherà nei prossimi mesi anche Londra, New York e Roma
Obiettivo di questo Show-How, format inedito che riporta la filosofia al centro di un’Agorà, quello di promuovere la diffusione della cultura dell’IA nel mondo delle imprese e delle università. E di farci riflettere e porci delle domande sull’evoluzione digitale che stiamo vivendo, non più, come fatto finora nel corso della storia, con un approccio antropocentrico, ma mettendo in primo piano la riscoperta e valorizzazione del capitale semantico, dell’umanesimo e della filosofia, per salvaguardare l’autenticità e la creatività dell’Essere Umani in un contesto più ampio che coinvolge anche il resto del creato.
Fra i partner del progetto, Manpower Group, Star Partner dell’evento, Cisco Systems, Tecnosystemi SpA Società Benefit, ETT, Adtelier Media Group, Jakala, Papillon Milano 1990 e STS Communication. Lo Show-How conta, inoltre, sul patrocinio di istituzioni come American Chamber of Commerce in Italy, Confimprese, Confindustria Piacenza e Italiafintech e Corriere della Sera come media partner.
Manuela Ronchi: “Una nuova cultura per affrontare la quarta rivoluzione digitale”
In questo video, Manuela Ronchi, founder e Ceo di Action Holding e ideatrice del format, che diventerà presto anche una piattaforma per condividere idee, paper, progetti, spiega nel dettaglio che cos’è e come funziona e quali sono i prossimi step di un progetto che, dice, ha l’obiettivo di “portare all’attenzione dei capitani d’impresa e delle nuove generazioni di studenti una nuova narrativa, che non si limiti a scrollare le informazioni, ma ad approfondirle. Solo così riusciremo a fare cultura e a capire che ruolo avrà la quarta rivoluzione digitale nelle nostre vite, nei processi delle nostre aziende, nell’evoluzione delle nostre competenze”.
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Intervista e testi: Vincenzo Petraglia
Riprese: Fabio Restelli