L'ex capitano e attuale vice-presidente dell'Inter racconta la sua vita e la sua carriera in cui valori come famiglia, lealtà, abnegazione e impegno per gli altri sono i punti fermi
E’ un Javier Zanetti a tutto tondo quello che si racconta nell’intervista esclusiva ai microfoni di Wise Society.
L’ex capitano dell’Inter e della nazionale argentina, recordman di presenze e titoli e attuale vice presidente della società nerazzurra ha raccontato il segreto del suo successo come calciatore e come uomo ricco di principi e valori sani. A partire dal comportamento ineccepibile tenuto dentro e fuori dal campo: «Sono stato espulso solo una volta. Questa era la mia maniera di amare il calcio con grande lealtà rispettando per primi i miei compagni ma anche gli avversari. E ciò mi ha accompagnato durante tutta la mia carriera. Non ho avuto mai debolezze però questo fa parte di una mentalità molto forte», spiega Javier Zanetti a margine di WOBI, il World Business forum of Ideas 2018 che si è tenuto a Milano.
Zanetti ha sottolineato l’importanza della famiglia che è stata determinante durante la sua vita e la sua carriera.«La mia famiglia nella mia vita e nella mia carriera ha avuto un ruolo fondamentale perchè l’armonia che mi ha trasmesso è stata molto importante. La famiglia è un conforto ed io in lei nei miei genitori, nei miei figli e in mia moglie ho trovato sempre questo».
Valori e principi che lo hanno portato a fondare proprio insieme alla inseparabile moglie Paula, una associazione di aiuto ai bambini argentini, la Fondazione Pupi, che «è nata nel 2001 oggi assiste circa 1000 persone tra bambini e famiglie grazie anche all’aiuto e al sostegno degli italiani che in tutti questi anni non è mai mancato».