Wise Society : Giacomo Stefanini: “Con una bottiglia d’acqua a Milano si portano 100 litri a Noorwood in Sri Lanka”.
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Giacomo Stefanini: “Con una bottiglia d’acqua a Milano si portano 100 litri a Noorwood in Sri Lanka”.

di Elisabetta Pina
13 Marzo 2023

Ceo e co-founder di WAMI, start up sociale, ci ha spiegato come il modello economico “one buy one give” possa funzionare davvero creando un prezioso circolo virtuoso per le comunità e il pianeta.

Tra le tante storie stimolanti che abbiamo raccolto in questi mesi, c’è anche quella di WAMI, ovvero “l’acqua minerale con una missione”. Una start up che nasce da due giovani italiani, Giacomo Stefanini e Michele Fenoglio che nel 2016, a 27 anni, decidono di rimboccarsi le maniche, lasciare il “posto fisso”, e lanciarsi nella loro impresa. Con una mission ben precisa: “Vogliamo che ognuno di voi sia parte del cambiamento”, frase con cui oggi si apre il sito di WAMI. Giacomo è l’esempio di come il modello “one buy one give, creato da Tom Shoes nel 2006, in economia possa funzionare. Un modo quindi di fare impresa non solo per profitto ma anche per restituzione.

WAMI: un piccolo gesto che regala un grande tesoro

Acquistando una bottiglietta di acqua minerale WAMI si contribuisce a portare oltre 100 litri d’acqua in zone del mondo dove l’acqua è un miraggio. Su Instagram, il primo gennaio 2023, Wami ha festeggiato un grande risultato: in un solo anno è stato donato oltre 1 miliardo di litri di acqua, portando acqua potabile a oltre 58.000 persone in 7 diversi paesi nel mondo.

Un piccolo gesto quotidiano che contribuisce a cambiare le cose. Ma come funziona? Su ogni bottiglia c’è un codice univoco che racconta il progetto e persino la famiglia a cui è arrivata l’acqua potabile.

Wami negli anni si è consolidata grazie anche alle partnership con aziende impegnate nell’abbassare la propria impronta idrica sul mondo e con cui ha realizzato progetti idrici sui territori più in difficoltà, dall’Ecuador allo Sri Lanka. Come? Contribuendo a costruire acquedotti destinati a diventare poi a diventare autonomi e gestiti direttamente dalle comunità. Una volta che queste vengono istruite, sostenute economicamente vengono anche responsabilizzate. Così “si passa dall’assistenzialismo a un modello intelligente di innovazione sociale”, dice Stefanini.

Dove si trovano i prodotti WAMI?

Per chi fosse interessato a contribuire al progetto, segnaliamo che bottiglie da mezzo litro di acqua minerale e frizzante, in lattina e i tè freddi sono distribuiti sui canali Ho.re.ca – quindi bar, caffetterie e ristoranti – distributori automatici – nelle aziende che aderiscono al progetto oppure si possono acquistare a domicilio.

Riprese: Fabio Restelli
Intervista: Elisabetta Pina

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