Il diplomatico, docente di geostrategia reputa i cambiamenti del clima concause dei conflitti
«Possiamo crescere e svilupparci senza dimenticare che dobbiamo tutelare un obiettivo che si chiama equilibrio: senza equilibrio non c’è prevedibilità e senza prevedibilità non c’è organizzazione e non c’è crescita».
Esordisce così Grammenos Mastrojeni, autore del libro “L’Arca di Noè” introducendo la teoria in base alla quale le alterazioni climatiche possono essere un pericolo per la pace. Sono 80 infatti i conflitti censiti nel mondo aventi come concause il clima e i suoi cambiamenti. «Ogni volta che si altera un parametro dell’ambiente si altera anche la disponibilità e la localizzazione dei servizi che l’ambiente ci offre come acqua, fertilità del terreno. Questo meccanismo ha influito in maniera concreta in alcune situazioni che stiamo affrontando oggi come le ondate migratorie, come la destabilizzazione in Nordafrica».
Secondo Mastrojeni la crisi siriana, così come le primavere arabe, sono state precedute da quattro anni di siccità mai vista che, nella sola Siria, hanno portato oltre un milione e mezzo di persone a spostarsi dalle campagne in città.