Wise Society : Le ragioni per cui investire in sostenibilità conviene (a tutti): il punto di Enrico Giovannini
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Le ragioni per cui investire in sostenibilità conviene (a tutti): il punto di Enrico Giovannini

di Vincenzo Petraglia - Fabio Restelli
20 Maggio 2025

Il noto economista con alle spalle ruoli di rilievo in Ocse, Istat e all'interno dei governi Letta e Draghi, co-fondatore e direttore scientifico ASviS, spiega perché rallentare sull'Agenda 2030 sarebbe un dramma per l'Italia e non solo

 

Le imprese che investono in sostenibilità migliorano le proprie performance economico-finanziarie? E i Paesi, come gli Stai Uniti di Donald Trump, che disinvestono nella transizione ecologica rischiamo di diminuire anche la loro competitività nel medio e lungo termine? Con quali altre possibili conseguenze su ambiente, diritti, disuguaglianze sociali e quant’altro? E l’Italia, com’è messa oggi su questo fronte?

A queste e a molte altre domande legate alla complicata e delicata fase storica che stiamo attraversando risponde Enrico Giovannini, economista di fama internazionale, docente universitario ed ex chief statistician dell’Ocse e presidente dell’Istat, oltre che due volte ministro, nei governi Letta e Draghi.

Lo abbiamo incontrato in occasione del Festival dello Sviluppo sostenibile di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, di cui è co-fondatore e direttore scientifico), nel corso del quale è stato anche presentato il Rapporto di Primavera 2025, che fotografa lo stato dell’arte della sostenibilità in Italia e all’estero.

L’impegno di ASviS per un futuro più equo e sostenibile

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è una rete che riunisce oltre 300 tra le più importanti organizzazioni della società civile italiana, tra cui università, enti di ricerca, associazioni, imprese e istituzioni. Fondata nel 2016, ha l’obiettivo di promuovere l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) in Italia. Attraverso attività di analisi, advocacy e sensibilizzazione, ASviS monitora i progressi del Paese verso la sostenibilità e propone politiche pubbliche capaci di coniugare sviluppo economico, tutela ambientale ed equità sociale.

Che cos’è il Rapporto di Primavera 2025 e cosa è emerso

Il Rapporto di Primavera dell’ASviS, realizzato con Oxford Economics, è uno strumento di analisi e previsione che fotografa lo stato della sostenibilità a livello globale, europeo e nazionale. L’edizione 2025, dal titolo “Scenari per l’Italia al 2035 e al 2050. Il falso dilemma tra competitività e sostenibilità”, smentisce l’idea che la transizione ecologica sia un ostacolo alla crescita economica. Anzi, i dati parlano chiaro: puntare su decarbonizzazione ed economia circolare porta vantaggi concreti.

Tra questi, una maggiore autonomia energetica, minori costi, più competitività e solidità finanziaria per le imprese, oltre a benefici per l’equità sociale e la finanza pubblica. Il 37,9% delle aziende italiane con almeno tre addetti ha realizzato iniziative ambientali nel biennio 2021-2022, con picchi del 73,8% tra quelle con oltre 250 dipendenti. Nel manifatturiero, ogni aumento dell’indice di sostenibilità ambientale corrisponde a un “premio di produttività” tra il 5% e l’8%, mentre le pratiche circolari hanno generato oltre 16 miliardi di euro di risparmi nei costi di produzione.

Sono solo alcuni dati emersi, che fotografano però anche le aree più critiche in ottica sostenibilità, come per esempio il rischio di un generale arretramento di politica e istituzioni sugli investimenti e sul supporto della transizione ecologica. Un esempio? Rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, l’Italia è peggiorata rispetto al 2010 su ben 6 Goals, mentre sugli altri c’è stato sì un miglioramento, ma minore di quello che ci si era prefissi e si attendeva. 


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Intervista e testi: Vincenzo Petraglia
Riprese e Montaggio: Fabio Restelli

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