Secondo Antonio Maria Pasciuto, medico specialista di medicina ambientale, le modificazioni ambientali possono determinare malattie croniche e disturbi funzionali.
Metalli pesanti, pesticidi, erbicidi, insetticidi, nanoparticelle, elettrosmog, muffe, organismi geneticamente modificati e protesi dentarie sono infatti i principali indiziati dei casi di fibromalgia, sindrome da fatica cronica, sensibilità chimica multipla e cefalea.
Ma occorre una diagnosi esatta che spesso i medici non sono in grado di fare. E una maggiore consapevolezza da parte di cittadini e medici.
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