Wise Society : Chi sono gli hikikomori e perché l’isolamento sociale riguarda sempre più giovani?
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Chi sono gli hikikomori e perché l’isolamento sociale riguarda sempre più giovani?

di Redazione Wise Society
4 Aprile 2025

Partito dal Giappone, questo preoccupante fenomeno giovanile si sta diffondendo sempre più anche in Italia, frutto di un disagio che necessita una seria riflessione anche da parte del mondo adulto. L'analisi e i consigli di Marco Crepaldi, fra i massimi esperti italiani della materia

 

Negli ultimi anni, il termine hikikomori è entrato sempre più nel nostro lessico, ma cosa significa realmente? Letteralmente, la parola giapponese si traduce con “stare in disparte”, ma racchiude un fenomeno sociale ben più complesso: quello di giovani che si rifugiano in un isolamento estremo, autoisolandosi appunto dal mondo esterno e  rimanendo reclusi nelle proprie abitazioni per mesi, se non addirittura anni.

Un ritiro sociale che colpisce soprattutto giovani maschi, spesso legato a profonde fragilità emotive e relazionali che spinge questi ragazzi a sentirsi estranei e incapaci di connettersi con la società che li circonda, quasi una forma per proteggersi da un mondo che non li capisce. Se in Giappone il fenomeno ha raggiunto dimensioni allarmanti, con oltre 500mila casi, anche in Italia i numeri sono in costante aumento, soprattutto negli ultimi anni, tanto da riguardare secondo alcune stime tra i 100 mila e i 200 mila giovani con un’età compresa tra gli 11 e i 19 anni. E, nonostante la sua diffusione, il fenomeno è ancora poco conosciuto e coloro che ne soffrono si sentono spesso soli e incompresi nel proprio disagio

Wise Society ha intervistato Marco Crepaldi, psicologo e psicoterapeuta, fondatore e presidente di Hikikomori Italia ETS e Hikikomori Italia – Genitori Onlus, fra i maggiori esperti italiani di questa tematica, da anni impegnato in prima linea nel supporto alle persone e alle famiglie che vivono questo fenomeno di ritiro sociale volontario, autore anche di diverse pubblicazioni, fra cui il libro “Hikikomori. I giovani che non escono di casa”.

Il mese degli Hikikomori: fino al 10 aprile eventi e attività per sensibilizzare al problema

Per cercare di portare alla luce questo fenomeno e sensibilizzare il pubblico, nasce il “Mese degli Hikikomori”, un’iniziativa che fino al 10 aprile vede “on air” una campagna di comunicazione social (Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e YouTube), volta a creare maggiore consapevolezza attorno a questa condizione, e coinvolge anche centinaia di centri commerciali in tutta Italia. Promossa dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, in collaborazione con Hikikomori Italia ETS e Hikikomori Italia – Genitori Onlus, la campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla crescente diffusione di questo fenomeno, facendo luce sulle difficoltà quotidiane di chi vive nell’isolamento sociale.

Grazie alla partecipazione di oltre 200 centri commerciali e all’utilizzo dei loro canali social, la campagna mira a raggiungere un ampio pubblico, diffondendo informazioni, testimonianze dirette e suggerimenti utili per riconoscere i segnali del disagio. Non solo informazione, però: l’iniziativa vuole anche favorire il dialogo e il supporto, offrendo strumenti per la prevenzione e il sostegno di chi vive questa condizione, anche perché intervenire precocemente è fondamentale per poter aiutare fino in fondo questi ragazzi.

Fra le azioni concrete più interessanti di questa iniziativa, la collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano, che ha realizzato un opuscolo digitale scaricabile gratuitamente in cui le emozioni e le difficoltà degli hikikomori sono raccontate attraverso il linguaggio visivo del fumetto: uno strumento che si propone di esplorare le sfumature della solitudine e dell’isolamento sociale, rendendo il tema più accessibile e comprensibile a tutti, dai giovani agli adulti, grazie alla potenza evocativa delle immagini.


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Testi e Intervista: Vincenzo Petraglia
Montaggio: Fabio Restelli

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