In aumento le dermatiti professionali. A rischio estetiste, parucchieri, medici, infermieri, badanti, giardinieri e addetti alla ristorazione »
Un vademecum wise per difendersi da meduse e vespe e per scegliere la crema solare giusta »
Scegliere tinte chiare e neutre, lavare i capi nuovi prima d’indossarli, preferire le fibre naturali. Paolo Lisi, dermatologo, spiega come tenere lontane allergie e irritazioni cutanee da tessuti »
Un ente no profit che promuove la collaborazione tra industria, sanità, ricerca e consumatori. Per raggiungere un obiettivo comune: la totale sicurezza di tessuti e indumenti. Ce ne parla Mauro Rossetti, il direttore »
I residui del ciclo produttivo possono lasciare sugli indumenti tracce nocive da non sottovalutare. I capi più “pericolosi”? Jeans, t-shirt e biancheria intima femminile. Il consiglio per tutti è lavarli subito, anche più volte e rivolgersi al medico ai primi segni di irritazioni cutanee sospette »
Ogni indumento acquistato può contenere tracce di residui tossici utilizzati per la lavorazione o la tintura. Quasi tutti vietati dalle normative europee, ma ammessi nei luoghi di produzione. Impariamo a riconoscerli e a starne lontani »
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