Wise Society : Vaccini e vaccinazioni sono fondamentali strumenti di prevenzione

Vaccini e vaccinazioni sono fondamentali strumenti di prevenzione

di Michele Novaga
11 Settembre 2014

E' quello che emerge da un incontro organizzato dalla Fondazione Veronesi. Ma servono più informazioni precise, anche sul web

A lui si deve l’invenzione mondiale che ha permesso in poco più di due secoli, di salvare milioni di vite umane. Era il 1796, infatti, quando il medico inglese Edward Jenner mise a punto il primo vaccino contro il vaiolo aprendo la strada agli studi immunologici.

Da allora intorno ai vaccini e alle vaccinazioni (il termine deriva dal fatto che il primo vaccino fu ottenuto dal vaiolo delle mucche) sono circolati dubbi e preoccupazioni a volte sfociate in vere campagne di disinformazione.

Vaccini: perché sono importanti?

Il fatto certo è che i tassi di mortalità per malattie infettive nei paesi sviluppati si sono praticamente azzerati grazie ai programmi di vaccinazione di massa.

Image by © Science Photo Library/Corbis

«Sin dagli anni ’70 i vaccini nel nostro paese hanno contribuito in maniera decisa ad abbassare la caduta della mortalità infantile iniziata un secolo prima con la potabilizzazione dell’acqua, con la nascita del servizio sanitario e con la somministrazione degli antibiotici», ha spiegato Chiara Azzari Direttrice della Clinica pediatrica Meyer di Firenze durante un incontro sul tema organizzato a Milano dalla Fondazione Umberto Veronesi per presentare i quaderni Libertà di sapere e Libertà di scegliere redatti da un team di specialisti e dedicati a vaccini e vaccinazioni, aggiungendo che negli anni ’60 l’ospedale fiorentino che lei dirige aveva dedicato quattro grandi sale alla cura delle decine di malati di polio costretti a vivere nei polmoni d’acciaio.

Oggi quelle sale assolvono altri ruoli perché la malattia è stata sconfitta. «Ma – aggiunge ancora la professoressa – per altre malattie c’è ancora molto da fare. Non bisogna abbassare la copertura dei vaccini, perché sennò aumenta il numero dei morti: lo dicono i numeri». Come è successo nel caso della Siria: qui la polio era stata sconfitta ma a causa del conflitto bellico che da tre anni colpisce il paese, non si sono vaccinati molti bambini e la malattia sta tornando.

E l’Unicef ha messo in guardia sul rischio rappresentato dai paesi in via di sviluppo, dove le vaccinazioni infantili sono una vera e propria emergenza: l’agenzia ONU per l’infanzia stima che se tutti i bambini venissero vaccinati con i vaccini esistenti si salverebbero milioni di vite

L’efficacia dei vaccini: l’esempio della meningite

Un esempio dell’efficacia dei vaccini come strumenti di prevenzione in grado di salvare molte vite umane, è quello della meningite.

Edward Jenner: il padre dei vaccini

Edward Jenner (1749-1823) — Image by © Bettmann/CORBIS

Ogni anno in Italia oltre mille persone si ammalano e di queste oltre la metà è colpita dalla forma più grave portata dal meningococco che colpisce soprattutto i bambini piccoli e provocando il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti e lasciando nel 20% dei pazienti sopravvissuti complicanze come problemi neurologici permanenti, sordità e imputazione degli arti.

Dei 5 ceppi di questo batterio il B e il C sono i più diffusi in Europa. «Dopo il successo del vaccino contro la meningite di tipo C soprattutto in Toscana, ora la sfida si sposta sulla meningite di tipo B.

Il vaccino c’è ed è stato testato», spiega Gianvincenzo Zuccotti professore ordinario di pediatria all’Università di Milano. «Ma il problema è se somministrarlo nel primo anno di vita o più avanti. Secondo me se facessimo adeguata campagna di informazione, il 90% dei genitori sarebbe d’accordo».

Vaccini, controinformazione e disinformazione

Il problema è spesso l’informazione o la controinformazione sull’argomento vaccini. Come dimenticare il caso del medico chirurgo Andrew Wakefield del 1998 (di cui ha raccontato l’evoluzione della vicenda Chiara Segrè, Supervisore scientifico di Fondazione Veronesi) che proprio nel momento in cui la sanità inglese stava dichiarando di aver raggiunto l’eradicazione del morbillo, pubblicava sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet uno studio sulle correlazioni (poi rivelatesi false) tra la somministrazione dei vaccini e l’insorgenza nei bimbi di malattie come l’autismo provocando una drastica diminuzione dei genitori che vaccinavano i figli di cui ancor oggi si scontano le conseguenze?

E’ d’accordo Amalia Vitiello, Presidente dell’Associazione liberi dalla meningite (creata in seguito alla morte di sua figlia Alessia colpita dalla meningite) convinta che i genitori non siano adeguatamente informati non solo sui vaccini ma anche su come prevenire e curare alcune malattie. «C’è un vuoto di informazione e spesso si ricorre al web», dice.

Già oggi l’online, dove spuntano come funghi siti di mamme che cercano di fare rete tra loro ma anche tanti portali che contengono informazioni mediche distorte, rappresenta la vera frontiera. E se per il dottor Zuccotti bisogna sfruttare la rete capillare (unica nel suo genere) dei pediatri italiani, la dottoressa Azzari è convinta che i pediatri si devono organizzare con propri siti: «Lo si deve fare per forza».

Vaccini in Africa

Image by © Karen Kasmauski/Science Faction/Corbis

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