Un istituto di Glasgow sperimenterà un nuovo metodo dove i cani, memorizzando alcuni suoni, aiuteranno i padroni malati in alcuni atti del quotidiano
Siamo tutti abituati a vedere i cani aiutare i ciechi, i poliziotti, persone che annegano o rimangono travolte da slavine. I cani sono amici dell’uomo molto intelligenti e versatili. Perché non utilizzarli quindi in altri ambiti come la malattia di Alzheimer per ricordare ai loro padroni di prendere i farmaci, incoraggiarli a mangiare, bere e dormire a intervalli regolari? Succederà in Gran Bretagna ed è infatti il quotidiano “The Independent” a dare la notizia che è stata poi riportata dall’Ansa.
Ad avviare questo progetto, ideato dagli studenti della scuola d’arte di Glasgow, sarà l’Alzheimer’s Scotland and Dogs for the Disabled. I cani, in particolare le razze labrador e golden retriever, saranno addestrati per rispondere ad alcuni suoni collegati a compiti particolari come, per esempio, consegnare la borsa con le medicine o svegliare il malato la mattina. Memorizzando e ascoltando un certo suono, l’animale aprirà la credenza con il cibo per far nutrire il padrone, con un altro lo guiderà al bagno o gli ricorderà di lavarsi. I primi cani verranno assegnati a settembre a quattro coppie scozzesi, dove uno dei due partner si trova ai primi stadi della malattia. «Le persone all’inizio della patologia – spiega Joyce Gray, dell’Alzheimer’s Scotland – sono ancora in grado di vivere una vita relativamente normale e i cani possono aiutarli a mantenere una routine».
Fonte: Ansa