Tacco medio, tomaia flessibile e contrafforte sono le caratteristiche che una calzatura dovrebbe possedere per consentirci di camminare bene e di prevenire disturbi alle ginocchia e alla schiena. Per gli altri modelli, basta usare degli accorgimenti
È quasi impossibile resistere al richiamo di una scarpa elegante e alla moda che ci fa l’occhiolino dalla vetrina, magari in saldo. Ma una scarpa sbagliata può compromettere non solo la salute dei nostri piedi ma più in generale quella del nostro sistema locomotore. Per non parlare del fatto che tenere i tacchi o le scarpe a punta per ore e ore non fa bene alla circolazione né tanto meno all’umore. Non è detto però che le scarpe “piatte” siano la soluzione. Ecco qualche regola da tenere presente quando si acquistano le scarpe.
- Bando ai tacchi vertiginosi perché spostano tutto il peso sull’avampiede creando un sovraccarico pericoloso per il piede stesso: a breve possono insorgere metatarsalgie, cioè dolori localizzati nella zona anteriore, e alla lunga possono svilupparsi l’alluce valgo e problemi alle ginocchia
- Evitate le scarpe a punta che non consentono una corretta camminata a scapito della circolazione del sangue mentre stritolano le dita
- Meglio orientarsi su un tacco medio, dai 2 ai 5 cm. Man mano che si sale, i rischi aumentano
- Se proprio non si possono eliminare i tacchi alti, sarebbe bene non indossarli per più di due ore al giorno e non usarli se si deve camminare a lungo
- Una scarpa completamente piatta non va bene perché nuoce alla parte posteriore del piede: l’assenza di tacco fa infatti lavorare troppo e male il tendine d’Achille che ne soffre
- Dopo il tacco, un’altra caratteristica importante da valutare è la flessibilità della tomaia che consente al piede di lavorare bene nella distribuzione dei carichi dal tallone alle dita. Le zeppe, per esempio, non sono una buona scelta perché con la loro rigidità impediscono al piede di compiere la sua funzione di pompa muscolare a vantaggio della circolazione venosa con il risultato di slanciare gambe sempre più gonfie e affaticate
- La rigidità è invece positiva nella parte posteriore della scarpa: un buon contrafforte stabilizza il piede nel momento dell’impatto e consente di camminare bene. Non ce l’hanno le ballerine, i sandali aperti e meno che meno le infradito, buone per stare in spiaggia e fare la doccia ma niente di più
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