È ciò che emerge da una ricerca dell'Università di Vienna pubblicata sulla rivista Occupational and Environmental Medicine
L’uso quotidiano del cellulare per più di quattro anni può in alcuni casi raddoppiare le probabilità di sviluppare il tinnito (o acufene). Si tratta di una condizione debilitante che provoca un ronzio costante alle orecchie. Il dato emerge da uno studio dell’Institute of Environmental Health dell’università di Vienna pubblicato sulla rivista Occupational and Environmental Medicine
Il team ha arruolato cento persone affette da acufene e altrettante sane, confrontando poi l’impiego del telefonino nei due gruppi. In questo modo gli scienziati hanno scoperto che i ronzii erano oltre il 70% più frequenti nelle persone che utilizzano il cellulare per più di 10 minuti al giorno. Inoltre dallo studio emerge che l’uso del cellulare per più di 160 ore in totale è associato a un aumento del rischio del 60%. «Il tinnito interferisce fortemente con la vita quotidiana della gente» spiega Hans-Peter Hutter, che ha coordinato lo studio. «Ci sono pochi interventi disponibili che riducono efficacemente il fastidio. Pertanto, bisognerebbe adottare tutte le misure per evitare un ulteriore aumento della diffusione del disturbo».
Il disturbo dell’udito è stato collegato in precedenza all’esperienza di rumori forti, traumi alla testa e all’assunzione di particolari sostanze, ma in molti casi la sua origine è sconosciuta. I ricercatori viennesi puntano dunque il dito contro l’uso costante (e forse esagerato) del telefonino, evidenziando comunque la necessità di ulteriori studi per fare chiarezza su questo aspetto. In generale si stima che il 10% della popolazione soffre di varie forme di acufene, ma non è dimostrato se il problema sia in aumento negli ultimi anni, di pari passo con la diffusione dei telefonini.