Messo a punto in Giappone il robot è in grado di ricordare le scadenze quotidiane e interagire con il mondo esterno al posto dei loro assistiti
Arriva dal Giappone un nuovo robot pensato per assistere i pazienti affetti da gravi patologie come la demenza, capace di ricordare ai propri assistiti le scadenze quotidiane e interagire al loro posto con il mondo esterno. Il prototipo è nato dalla collaborazione tra il Centro di riabilitazione nazionale per le persone affette da disabilità, l’università di Tokyo e l’Istituto nazionale per le scienze industriali e le tecnologie avanzate, che puntano a realizzare una versione pronta per l’utilizzo sul campo entro cinque anni. Il robot, di forma cilindrica, di 40 centimetri di altezza e del peso di 5 chilogrammi, memorizza voce e tratti somatici del paziente, immagazzina e ricorda informazioni su scadenze della vita quotidiana, come il calendario delle medicine da prendere o il giorno in cui è prevista una visita medica, e presta il suo udito all’assistito, facendogli sapere, in mancanza di reazione in tempi brevi, che qualcuno sta suonando alla porta.
Da Panasonic, invece, arriva l’ultimo ritrovato in materia di robotica ospedaliera, in grado di lavare i capelli ai pazienti in maniera completamente automatizzata. Battezzata semplicemente robot lavacapelli, la macchina si presenta come un cyber-lavandino, non lontano dalle comuni attrezzature che si trovano nei saloni di bellezza, ma ipertecnologico. Il colosso dell’elettronica presenterà il prototipo in occasione della fiera di settore dedicata alla robotica nel campo sanitario in programma a fine mese a Tokyo, puntando a una versione commerciale entro il 2012 per ospedali e centri di riabilitazione.
