Grazie ad un accordo tra Avis e Dipartimento di scienze veterinarie dell'Università di Pisa anche i nostri amici a quattro zampe possono essere utili per salvare vite ad altri cani
Da qualche anno si assiste ad una crisi delle sacche con sempre meno donatori disposti a regalare il proprio sangue. E le associazioni (come l’Avis) che di lavoro lo raccolgono, costrette a periodiche campagne di informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e per ribadire l’importanza di un tanto nobile gesto che può salvare altre vite umane. Ora grazie ad un accordo appena raggiunto tra l’Avis regionale della Toscana e il Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Pisa l’opinione pubblica verrà sensibilizzata anche sulla necessità di donare il sangue anche per i cani.
L’accordo, della durata di 12 mesi, prevede che l’Avis diffonda attraverso le sue 183 sedi disseminate sul territorio toscano il dépliant informativo sull’opportunità e sulle modalità di donazione presso l’Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato.
Ma come funziona il processo di donazione? Così come per gli umani, ci sono alcuni parametri da rispettare: innanzitutto l’età che deve essere compresa tra i 2 e gli 8 anni, il peso – almeno 25 kg- oltre a essere in buona salute e regolarmente iscritto all’Anagrafe Canina. Poi i quattro zampe devono fare una visita clinica completa per valutarne l’idoneità. Al momento della donazione, i cani candidati donatori saranno sottoposti gratuitamente alla visita clinica e agli esami del sangue. La donazione di sangue è sicura e indolore e può essere ripetuta ogni tre mesi.
Un gesto di solidarietà in grado di salvare la vita agli animali a quattro zampe con problemi di salute e bisognosi di trasfusione per emergenze o per curare tumori e leucemie.