Wise Society : Plant Water, per idratarsi con gusto

Plant Water, per idratarsi con gusto

di Lucia Fino
3 Ottobre 2022

Contengono le parti più nutrienti delle piante e sono un ottimo modo per idratarsi e bere più acqua. Puoi prepararle a casa o comprarle già pronte, così da avere sempre a portata di mano un aiuto per l'organismo

Sono leggere, fresche e ricche di sostanze utili. Le plant water da qualche tempo si sono rivelate l’alternativa “green” e salutistica del bere bene. Vegane, con poche calorie, apportano vitamine, aminoacidi, sali minerali, proprio come le piante da cui sono ricavate, e possono anche entrare a far parte anche di una giornata detox, per depurarsi, magari al cambio di stagione. Il consiglio? Provatele tutte e poi decidete quale vi piace di più!

Plant water: un'illustrazione

Immagine Shutterstock

Quando bere le plant water

Le plant water sono perfette sempre ma in particolare dopo l’esercizio fisico per ridare sali minerali all’organismo senza ricorrere ai soliti bibitoni pronti. Un bicchiere di plant water è perfetto al mattino per reidratarsi, anche quando l’aria condizionata o il riscaldamento tolgono liquidi al nostro corpo e in particolare alla pelle. Vanno benissimo per completare una colazione proteica vegana nel modo giusto. Tutte le plant water hanno una buona azione depurativa e quindi aiutano a eliminare naturalmente scorie e tossine, accumulate nei periodi di eccessi alimentari. Infine semplicemente aiutano a bere di più quando il “non sapore” dell’acqua non piace troppo: con il vantaggio di non avere quasi calorie.

Come scegliere le plant water: meglio bio e senza zucchero

Le plant water si trovano online, nei negozi di alimentazione naturale e (qualcuna) anche nei reparti bio della grande distribuzione. Alcune, come quella di cocco, si trovano anche già pronte in bottiglia, molte altre invece sono da preparare al momento partendo da polvere di pianta essiccata.

In tutti i casi è sempre bene verificare che le plant water siano organiche, da coltivazione biologica e nel caso di piante esotiche, che arrivano da lontano anche da fair trade. Le plant water possono essere parte di una visione sostenibile e non waste del cibo perché sono anche un modo di utilizzare alcune parti della pianta che rimangono dopo che altre sono già state utilizzate. È il caso per esempio del bambù: la plant water energizzante si prepara, infatti, partendo dalle sue foglie.

Le plant water già pronte per essere di buona qualità non devono contenere zucchero, additivi, aromi. Il sapore della plant water cambia a seconda della pianta da cui è ricavato: può essere più dolce e deciso oppure più erbaceo e fresco. In ogni caso non ha bisogno di rinforzi artificiali: vince la naturalezza!

Acqua di cocco

Foto di Towfiqu barbhuiya / Unsplash

Acqua di carciofo disintossicante

L’acqua di carciofo si gusta calda ed è ideale per l’autunno, quando questa magnifica verdura diventa di stagione e il fegato ha bisogno di un piccolo aiuto perché è affaticato dall’abuso di cibi grassi. Si prepara come un semplice tè con le bustine già pronte (in vendita online) che utilizzano più parti del carciofo, le foglie, il cuore, il gambo. Anche in questo caso bisogna controllare che il prodotto sia bio e puro. L’acqua di carciofo però si può preparare semplicemente bollendo i carciofi e recuperando l’acqua di cottura: una soluzione “no spreco” per una fantastica tisana da bere lontano dai pasti. Si può arricchire con finocchietto, limone o un pizzico di zenzero.

Acqua di linfa di betulla drenante

Estratta in modo sostenibile dalla corteccia della betulla, senza causare danni all’albero, la linfa di betulla è un potente drenante e antinfiammatorio che combatte anche gonfiori e cellulite. Apporta calcio, potassio, vitamina C. La linfa di betulla si trova pura da diluire in una tazza d’acqua. Si beve al mattino. Proprio perché si tratta di un estratto dalle qualità, anche “mediche”, potenti non va assunta in eccesso ed è sconsigliata a chi assume anticoagulanti, drenanti o è allergico ai salicilati.

Acqua di cocco energizzante

Se amate la polpa del cocco e il suo sapore esotico, dovete provare anche la coconut water che unisce gusto e pochissime calorie (20 per 100 g). Si estrae dai frutti di cocco ancora acerbi ed è un liquido trasparente, ricco di potassio e magnesio. Rinfrescante e molto piacevole è anche un ottimo rimineralizzante, adatto a chi suda tanto, fa sport e a chi si sente debole e poco energico. La coconut water è perfetta da portare al lavoro per darsi carica e fare una pausa senza drink zuccherati. Si trova in vendita online e nei negozi di alimentazione biologica, pura al 100%, e da commercio equo e solidale che garantisce un giusto compenso ai lavoratori locali.

Acqua di erba di grano antiage

L’acqua di erba di grano con le sue proprietà antiage, conosciute da secoli dai popoli antichi e confermate dalla scienza, può entrare anche in un’ideale longevity diet. Contiene vitamine del gruppo B compresa la B12 preziosa per i vegani, vitamine A e C. Stimola il sistema immunitario, rendendo più attive le difese contro virus e batteri e nutre la pelle, soprattutto quella matura. Da provare per un viso più luminoso. La polvere di erba di grano bio e lavorata a basse temperature si trova online.

Acqua di fico d’india per la pancia piatta

Si chiama acqua di cactus ma non pensate al Messico. Questa acqua anti-gonfiore che ha come piacevole effetto collaterale una pancia più piatta si ricava dal nostrano fico d’India. Si può preparare anche in casa lavando e incidendo (sempre con i guanti da giardinaggio) le pale spinose del fico d’India: il succo puro che fuoriesce si può consumare semplicemente diluendolo in acqua. Per chi però ha fretta (o teme le spinette del fico) c’è anche in commercio 100% naturale e senza zucchero. Contiene antiossidanti come betacarotene, luteina e alfa-criptoxantina e sostanze che aiutano a controllare i picchi di zucchero nel sangue.

Acqua di bambù rigenerante

Nata dall’intuizione di un coltivatore filippino e oggi prodotta anche da noi, in Sicilia, l’acqua di bambù si può considerare un tonico naturale, rigenerante e antistress. Si ricava dalle foglie del bambù gigante: un liquido verde da allungare con acqua e addolcire con zucchero integrale di canna per ottenere una bevanda gradevole con un sapore simile a quello del tè non fermentato. Una particolarità: l’estratto di bambù è molto ricco di silice, un minerale benefico per unghie e capelli. Da provare in autunno quando la stagione mette la chioma a dura prova.

Lucia Fino

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