Wise Society : Occhio alle muffe: ecco perché possono farci ammalare

Occhio alle muffe: ecco perché possono farci ammalare

di Lia del Fabro
7 Dicembre 2021

Questi funghi pluricellulari che attaccano cibi e ambienti sono spesso responsabili di allergie, infezioni e patologie da non sottovalutare. Soprattutto nei bambini.

Una macchia d’umidità si è formata sulla parete del nostro bagno? Avete trovato dei puntini bianchi su alimenti mal conservati? Attenzione perché si tratta delle cosiddette muffe, che possono ricoprire qualsivoglia superficie. Cominciamo col dire che vivere con la muffa in casa non è il massimo e i pericoli per la salute sono dietro l’angolo. Approfondiamo l’argomento.

disinfestazione dalla muffa

Foto Heiko Kueverling © 123RF.com

Cos’è la muffa?

Le muffe altro non sono che funghi pluricellulari che si moltiplicano negli ambienti caldo-umidi e creano delle patine sulle superfici di ambienti e di alimenti su cui attecchiscono, riproducendosi attraverso le spore. Probabilmente non siamo consapevoli di quanto le muffe possano essere pericolose e nocive, oltre che per il benessere e la qualità di vita, anche per la salvaguardia della nostra salute: quindi spesso le sottovalutiamo. Anche perché a creare problemi seri sono soprattutto quelle che si formano in modo eccessivo negli ambienti chiusi di abitazioni, uffici, scuole.

La loro presenza, in alcuni casi, è purtroppo insospettabile, tanto che è l’olfatto a percepirne per primo la presenza. Nel Nord dell’Europa, dove è diffuso rivestire le pareti della case con il legno, hanno persino addestrato dei cani a riconoscere le muffe, non visibili e non percepibili a occhio nudo.

Muffa in casa: da cosa dipende?

Paradossalmente i sistemi di costruzione attuali che consentono (giustamente) un minor dispendio di calore e un isolamento degli ambienti quasi totale rispetto all’esterno, non assicurano un adeguato ricambio dell’aria (se non ci ricordiamo di farlo aprendo le finestre) 3 possono favorire l’insorgere di un micro clima caldo-umido con  la presenza di condense che costituisce il contesto più adatto alle muffe e al loro proliferare.

Come prevenirne la formazione

Con qualche semplice accorgimento è possibile sia eliminare la muffa in casa che prevenire la sua formazione. E’ sufficiente seguire questi consigli:

  1. Arieggiare quotidianamente: favorire il ricircolo d’aria è fondamentale per evitare la formazione di muffe in casa. Sono sufficienti 5 minuti al giorno
  2. Ridurre l’umidità: muffa e umidità sono sorelle. Serve infatti un giusto microclima per favorire il proliferare della muffa. Ridurre l’umidità e fondamentale: oltre ad arieggiare, per diminuire l’umidità è possibile utilizzare i deumidificatori, non stendere il bucato in casa, evitare il ristagno di acqua nel lavello e nei sottovasi delle piante
  3. Far entrare il sole in casa: la muffa odia la luce e il sole è un grande aiuto in casa. Apri le imposte e permetti ai raggi solari di colpire muri e superfici.
Pulire muffa in casa

Foto Shutterstock

Che malattie fa venire la muffa?

Ma perché le muffe sono pericolose? E quali sono le malattie che possono insorgere se siamo costretti a conviverci? Quando si parla di muffe sono tre le modalità che possono far insorgere le malattie nell’uomo.

Allergie

Il primo meccanismo è di tipo allergico, causato dal potenziale allergizzante delle spore attraverso cui le muffe si riproducono e che distribuendosi nell’ambiente possono dare origine ad allergie, come ad esempio asma ed altre patologie respiratorie, che sono le più conosciute e quelle maggiormente studiate.

Azione tossica per l’uomo

C’è poi il meccanismo di tipo tossico, di recente acquisizione e meno indagato rispetto agli altri. La causa scatenante sono le sostanze chimiche – come chetoni e alcoli che, tra l’altro, sono all’origine del tipico odore di muffa – emesse da alcune specie di muffe (come Penicillus, Alternaria) che possono indurre un’azione tossica per l’uomo. Lo studio di quegli elementi che nel linguaggio scientifico è stato chiamato  MVOC, (composti organici volatili microbiologici, vere e proprie sostanze tossiche) ha evidenziato che la tossicità delle muffe può dar luogo a patologie di rilievo che interessano molti organi vitali, dall’apparato gastrointestinale a quello respiratorio, dal sistema nervoso centrale alle cefalee e a malattie che colpiscono la cute, l’occhio, le mucose.

Provocano infezioni

L’ultimo meccanismo in cui una muffa può agire sulla salute umana è di tipo infettivo, il più raro, ma anche quello dove la medicina forse ha acquisito più conoscenze, perché esistono analisi di laboratorio e cure appropriate, e che colpisce solitamente pazienti che presentano una riduzione delle difese immunitarie (dai malati di AIDS ai pazienti che subiscono un trapianto renale) nei quali si riscontrano più di frequente infezioni pericolose, come il mughetto e la candidosi.

I soggetti più a rischio sono i bambini, che si ammalano più facilmente se a contatto con le muffe sia perché trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi, divisi tra casa, scuola, palestre, sia perché  hanno un sistema immunitario meno sviluppato rispetto a un adulto.

(con la collaborazione di Antonio Maria Pasciuto, medico ambientale a Roma)

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