Wise Society : Moda pulita: blue jeans sempre più “green”

Moda pulita: blue jeans sempre più “green”

di Ilaria Lucchetti
15 Gennaio 2013

L'iniziativa continua a raccogliere adesioni dai marchi mondiali dell'abbigliamento

La campagna Detox di Greenpeace ha fatto registrare un altro successo. Levi’s, uno dei principali brand mondiali di produzione di jeans, qualche giorno fa ha preso l’impegno di eliminare ogni sostanza pericolosa nella sua filiera di produzione e nei prodotti entro il 2020.

Un traguardo, ci tengono a sottolineare dall’associazione ambientalista, reso possibile dagli oltre 200 mila consumatori che nel giro di poco tempo hanno firmato la petizione rivolta all’azienda. E dalle altre decine di migliaia che si sono attivati su Facebook e Twitter. Oltre al pressing fatto attraverso le proteste organizzate all’esterno dei punti vendita Levi’s in oltre 80 città di tutto il mondo.

Nei mesi e nelle settimane scorse anche altri marchi, come Esprit e Mango, hanno aderito ai principi di una filiera dell’abbigliamento sana e non tossica. «Adesso più che mai è chiaro che le grandi marche come Levi’s non possono ignorare le centinaia di migliaia di persone che con Greenpeace chiedono una moda pulita» – afferma Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace – È ora che anche Calvin Klein, Gap e Victoria’s Secret si impegnino all’eliminazione delle sostanze pericolose».

Levi’s chiederà da subito a 15 dei suoi maggiori fornitori in Cina, Messico e altri Paesi in via di Sviluppo, di rendere noti i dati dell’inquinamento che essi causano, al più tardi entro giugno 2013. Seguiranno altri 25 fornitori principali, entro la fine del 2013. Tutto ciò permetterà a chi vive nei pressi di queste fabbriche di ottenere informazioni cruciali sullo stato di salute delle proprie risorse idriche.

Impegnandosi a usare sostanze alternative a quelle pericolose, il brand del jeans diventa l’undicesimo marchio ad assumere impegni credibili da quando Greenpeace ha lanciato la campagna Detox, nel 2011. Una parte centrale dell’impegno di Levi’s è volta all’eliminazione entro il 2015 dei PFC (composti perfluorinati) alcuni dei quali sono persistenti, cancerogeni e con effetti su sistema nervoso, sistema endocrino, accrescimento e sviluppo. L’azienda si è anche impegnata a fare da leader nel settore, promuovendo l’adozione di alternative non nocive entro il 2015.

 

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