Wise Society : La Malattia Diverticolare: una patologia insidiosa e sempre più comune

La Malattia Diverticolare: una patologia insidiosa e sempre più comune

di Paola Greco
14 Marzo 2023

Un’alimentazione povera di fibre, la vita sedentaria, l’obesità ma anche la cattiva abitudine di fumare sono tra le cause principali della Malattia Diverticolare, una patologia del colon sempre più diffusa e da cui non si regredisce. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Le chiamano “malattie del benessere”, perché sono provocate dalle cattive abitudini che si sviluppano nei Paesi industrializzati: la Malattia Diverticolare è una di queste. Insidiosa, spesso silente, ma cronica ed evolutiva (in peggio) quando si manifesta. Non ci sono programmi di screening, né terapie in grado di farla regredire, ma una dieta ricca di fibre, bere tanta acqua, fare sport può aiutare. Ci sono poi dei validi integratori che possono evitare che peggiori nel corso degli anni. Scopriamo allora cos’è la Malattia diverticolare e quali sono i fattori di rischio a cui fare attenzione.

Uomo con mal di pancia causato da malattia diverticolare

Foto AdobeStock

Che cos’è la Malattia Diverticolare

La Malattia Diverticolare è una patologia caratterizzata dalla presenza di diverticoli multipli: in pratica con l’avanzare dell’età, le pareti del colon diventano meno elastiche, si verifica una perdita di tono della parete muscolare, con conseguente prolasso da parte della mucosa che, spinta dall’interno dalla pressione dei gas intestinali sprigionati dalla digestione, forma i diverticoli di cui sopra.

Incidenza fra la popolazione

Si tratta di una patologia molto frequente, che non fa distinzioni di sesso, mentre tende a variare con l’avanzare dell’età, con incidenza variabile da meno del 5% a 40 anni fino a raggiungere oltre il 70% dopo i 70 anni, per un totale di circa 7 milioni di persone. Nell’80% dei casi è asintomatica, ma può evolvere in sintomatica con o senza infiammazione, e trasformarsi in Diverticolite acuta o cronica. La Diverticolite, nello specifico, è l’infiammazione con o senza infezione di un diverticolo.

È importante sottolineare che si tratta di una patologia organica: cioè è dovuta ad una alterazione anatomica, da cui non si può tornare indietro e che, al contrario, può peggiorare, con ripercussioni sulla qualità della vita anche molto serie. Basti pensare che può essere complicata da manifestazioni come fistole, ostruzione, sanguinamento ed espone al rischio di perforazione intestinale, con conseguente ospedalizzazione. In caso di intervento chirurgico, non si vanno a togliere i diverticoli come fossero polipi, ma si rende necessaria l’asportazione della parte d’intestino interessata. Nei casi più gravi, ci si deve sottoporre all’intervento più volte, perché i diverticoli continuano a formarsi.

Diverticolosi: un'illustrazione dell'intestino

Foto AdobeStock

Fattori di rischio e cause della Malattia Diverticolare

La Malattia Diverticolare è una condizione clinica sempre più frequente, particolarmente diffusa nei Paesi industrializzati – una malattia cosiddetta “del benessere”- in quanto è causata, oltre ad una certa predisposizione genetica, anche e soprattutto da una dieta squilibrata, a base di cibi molto trasformati, troppo ricca di grassi e zuccheri e troppo povera di acqua e fibre, insomma: la dieta occidentale tipica. Tra gli altri fattori di rischio, è stata evidenziata una correlazione tra l’insorgenza della malattia e uno stile di vita sedentario, obesità, tabagismo, elevato ricorso a FANS, analgesici oppioidi e corticosteroidei, oltre ad una alterazione del microbiota intestinale, e un’alterata motilità intestinale.

La predisposizione genetica è spesso la causa principale del manifestarsi della malattia in soggetti ben al di sotto dei 50 anni: si tratta di casi non particolarmente frequenti, ma nei giovani la patologia è molto più virulenta e aggressiva.

Sintomi della Malattia Diverticolare

Come abbiamo già specificato, nell’80% dei casi la malattia è asintomatica. Solo quando i diverticoli si infiammano insorgono i sintomi: questi sono molto comuni e possono facilmente trarre in inganno e far pensare ad un banale mal di pancia, una colite, o anche a un’appendicite, ma non è così. I primi sintomi più comuni sono:

gonfiore addominale e flatulenza

  • fastidi o lievi dolori alla pancia
  • diarrea
  • stitichezza
  • febbre
Donna con mal di pancia dal dottore

Foto AdobeStock

Diagnosi e Terapia

Abbiamo incontrato il Dott. Antonello Forgione, Specialista in Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica, ad un evento organizzato da Guna per fare maggiore chiarezza su questa patologia sempre più diffusa, e gli abbiamo chiesto chiarimenti circa la diagnosi e la terapia più appropriate: “La Malattia Diverticolare viene diagnosticata mediante accurata anamnesi da parte del medico, il quale, per escludere altre patologie con sintomi simili, dovrà procedere a una diagnosi strumentale, tramite virtual tac o clisma opaco; assolutamente da evitare invece la colonscopia, in quanto in caso di pazienti anziani con problemi di diverticoli è alto il rischio di perforazione intestinale.

Purtroppo non esiste un programma di screening (come nel caso di alcuni tumori) e la diagnosi arriva tardi, all’insorgenza dei sintomi. Per quanto riguarda invece la terapia – continua il Dott. Forgione – la prima cosa da fare è curare l’alimentazione per non aggravare la sintomatologia. È fondamentale avere una dieta personalizzata, in base alla fase della malattia, se quiescente o acuta. L’alimentazione è parte integrante del trattamento ma da sola non basta. È necessario valutare una terapia che tenga conto dei diverticoli in maniera specifica, attraverso l’utilizzo di integratori naturali che possono da una parte curare i sintomi, dall’altra prevenire episodi acuti.

Oltre a minimizzare la sintomatologia, infatti, è ancora più interessante ostacolare l’involuzione del quadro tissutale che porta i pazienti a peggiorare nel corso degli anni. Esistono anche terapie farmacologiche, che però hanno un effetto momentaneo. Quando si vanno ad analizzare in maniera rigorosa, diventa chiaro che le terapie comuni non funzionano. È importante ricordare che è una malattia che non regredisce, la terapia quindi dura per tutta la vita, dalla diagnosi in poi. Assumere integratori naturali, che non danno assuefazione o dipendenza, non provocano intossicazioni e non presentano effetti collaterali diventa quindi particolarmente importante. Ricordiamo sempre – conclude il Dott. Forgione – che la terapia cura, ma non guarisce il paziente”.

Terapia n°1: dieta variegata

In tavola non dovrebbe mai mancare frutta e verdura in abbondanza, e questo a prescindere dall’insorgenza della Malattia Diverticolare. Le fibre prevengono sia la formazione dei diverticoli sia la loro infiammazione. Ma nei pazienti colpiti da diverticolite, assumere fibre potrebbe creare qualche problema, soprattutto nella fase acuta della malattia (da qui la necessità di una dieta personalizzata di cui parlava il Dott. Forgione).

Per esempio i semi molto piccoli, che ingeriamo senza masticare, possono accumularsi all’interno dei diverticoli. No dunque a kiwi, pomodoro e cocomero, oppure sesamo, semi di chia, semi di papavero, semi di lino e similari, che potrebbero dare problemi in caso di diverticolite ricorrente. Bisogna poi evitare tutte le verdure che provocano gonfiore alla pancia e alimenti con buccia che, creando aria, aumentano la pressione all’interno del colon e di conseguenza provocano la formazione di diverticoli.

Terapia n°2: integratori naturali

Migliorare il transito intestinale e il processo di evacuazione, sostenere il tono della parete colica e attenuarne il discomfort sono i tre obiettivi da perseguire per promuovere il benessere del soggetto con Malattia Diverticolare. Guna, azienda farmaceutica italiana leader nella Medicina Low Dose e nello sviluppo della Nutraceutica Fisiologica, ha realizzato DIVERTIKUR, una linea di integratori alimentari a base di attivi naturali ad azione specifica e utilizzabili in combinazione secondo le diverse necessità e sempre dietro consiglio del professionista.

In una fase iniziale, è possibile chiedere un primo parere anche in farmacia dove, con un apposito questionario, si potrà valutare la somministrazione degli integratori più appropriati: da Divertikur Dolore con funzione digestiva a base di estratti vegetali di verbena e perilla, con oli essenziali di timo bianco, camomilla e menta piperina, a Divertikur Regola a base di fibra d’acacia, prugna e boldo che favoriscono la regolarità del transito intestinale e il kiwi con azione di sostegno e ricostituente; fino a Divertikur Rigenera a base di peptidi di collagene, nucleotidi, acido ialuronico e vitamina C, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

Paola Greco

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: ,
Continua a leggere questo articolo: