Tecnologia al servizio della salute
Un robot per la riabilitazione delle persone colpite da lesioni al midollo spinale. Si tratta di Lokomat, un esoscheletro controllato elettronicamente e presente nei centri più avanzati del mondo, che da oggi è disponibile anche nell’Unità Spinale dell’ospedale Niguarda di Milano.
Circa 80mila i pazienti interessati in Italia, con un trend di 2mila nuovi casi all’anno. Persone che hanno riportato danni in seguito a incidenti d’auto o di moto, sul lavoro o durante l’attività sportiva. Ma anche bambini affetti da Spina Bifida o pazienti colpiti da neoplasie e malattie degenerative.
Lo strumento è dotato di caratteristiche tali per cui l’allenamento del paziente viene calibrato caso per caso e monitorato costantemente. Le singole ‘sedute’ sono registrate da un apposito software che fornisce al fisioterapista dati e informazioni sui progressi e i miglioramenti del malato. Inoltre è possibile regolare l’intensità del passo, dalla velocità alla frequenza fino all’escursione di anche e ginocchia. E per rendere l’allenamento più motivante, Lokomat può essere collegato a uno schermo che, come in un video-gioco, trasmette un’immagine virtuale della persona che lo sta usando e la posiziona in scenari esterni e più coinvolgenti, quali un parco o un bosco.
A differenza dei macchinari che l’hanno preceduto, questo robot ha diversi vantaggi nello svolgimento della terapia riabilitativa:
il paziente non si deve reggere sulle parallele, con grande dispendio di forze, mentre riprende a camminare;
non è “imbragato” dall’alto, con la conseguente alterazione dei passi;
e, infine, per usarlo è necessaria la presenza di un paio di operatori soltanto.
Oltre al Niguarda, l’esoscheletro è presente al Galeazzi di Milano (per altre patologie), al CTO di Torino, a Bergamo, Novara, Crotone, S.Giovanni Rotondo (Foggia) e in ulteriori venti centri ospedalieri. A dimostrazione che la sanità italiana, sostenuta dai finanziatori privati come avvenuto in questo caso, può competere seriamente con i centri di eccellenza all’estero.
Presente alla cerimonia, anche Luca Barisonzi, il caporal maggiore degli Alpini che nel gennaio del 2011 venne ferito gravemente in Afghanistan e che si è impegnato in prima persona per la raccolta fondi a favore di Lokomat.