A Milano una specifica associazione si occupa di avvicinare a questa pratica bambini e adolescenti. Con ottimi risultati e tanti benefici
«Prego che tutti i bambini accrescano la loro educazione e la trasformino in conoscenza interiore»ha spesso detto il Dalai Lama. E in perfetta sintonia con questa filosofia, Lorena Pajalunga ha direzionato il suo lavoro. Dopo essersi diplomata in India oltre vent’anni fa alla Bihar School of Yoga di Swami Satyananda, ha costituito l’Associazione A.I.Y.B. (Associazione Italiana Yoga per Bambini) per diffondere nelle scuole in modo specifico la pratica dello yoga rivolta ai bambini e ai ragazzi.
Scopo dell’associazione è anche formare all’insegnamento una nuova generazione di educatori, docenti, genitori per mettere a disposizione di tutti una disciplina dai molteplici aspetti benefici. È con l’aiuto di un comitato scientifico di pedagogisti e psicologi, raccogliere riflessioni, valutazioni e risultati sulle esperienze compiute.
Lo yoga arricchisce e valorizza le potenzialità dei soggetti in crescita. Offre dei valori alti. È una filosofia che insegna ai ragazzi la relazione e l’incontro con l’altro, ma anche il rispetto. Gli adolescenti imparano a lavorare insieme all’altro, attraverso pratiche specifiche a coppie che fanno loro sperimentare capacità utilizzabili poi anche nella vita di tutti i giorni. I risultati arrivano presto con ripercussioni positive sugli stili di vita sbagliati degli adolescenti: per esempio l’abuso di televisione, il troppo tempo passato sulla playstation, i comportamenti alimentari squilibrati. «Questa disciplina è ricerca dell’equilibrio. Perciò diventa uno strumento prezioso al servizio della crescita intellettuale, psichica e fisica dei soggetti in via di sviluppo» dice Lorena Pajalunga.
In una società in cui anche i bambini sono sottoposti a stress e i ritmi incalzanti, la pratica dello yoga sta diventando sempre più diffusa e apprezzata. Una volta i piccoli giocavano nei prati e nei cortili, mentre adesso sempre più spesso trascorrono interi pomeriggi chiusi in appartamenti di città. Il contatto con il corpo, primo strumento per una crescita sana, non è più un’abitudine. Ecco perché anche in questo lo yoga può essere benefico: è un esercizio fisico che sviluppa non solo la muscolatura, ma che stimola anche l’armonia del movimento e scioglie i blocchi energetici. Nella sua versione per bambini, naturalmente lo yoga assume una forma ludica. Lorena Pajalunga è anche autrice di un libro che si chiama Gioca Yoga – Un’antica disciplina per crescere sani e felici divertendosi (Ed. Punto d’Incontro) nel quale i giochi proposti offrono la possibilità di misurarsi, imparando a rispettare gli spazi degli altri; di conoscere e usare bene il proprio respiro; di accogliere e trasformare le proprie emozioni fino ad acquisire la capacità di rilassarsi e di concentrarsi. «I bambini recepiscono istintivamente i valori alti dello yoga e hanno la possibilità di metterli in pratica», aggiunge la fondatrice dell’Associazione A.I.Y.B, «il risultato è una crescita sana e armoniosa, sia fisicamente che interioremente: perché lo questa pratica migliora la struttura scheletrica e muscolare di un corpo in crescita, favorendo al contempo la presa di coscienza della propria unicità».
All’Università Bicocca di Milano, Pajalunga è anche docente al primo anno della Facoltà di Scienze della Formazione: gestisce un percorso didattico molto innovativo insieme a Ivano Gamelli, titolare del corso di Pedagogia del corpo. E insegna agli studenti finalità e particolari caratteristiche dei laboratori yoga per l’infanzia e per l’adolescenza. È un progetto iniziato da poco, ma si prevede quindi che nei prossimi anni questa pratica si diffonderà facilmente in tutte le scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori. Per il momento esistono corsi a Milano, Roma, Brescia, Verona, Cagliari, Lugano. E un Master annuale rivolto a genitori, docenti, educatori, psicologi, operatori sociali. Tutte le informazioni e gli approfondimenti sul sito dell’Associazione A.I.Y.B (www.aiyb.it).