Wise Society : Lo sport giusto per il tuo bambino

Lo sport giusto per il tuo bambino

di di Laura Vanossi
7 Maggio 2010

Il movimento deve essere parte della sua vita. Ma qual è la disciplina più adatta alle varie età? E cosa scegliere se il piccolo è timido o un po' aggressivo? Lo specialista risponde ai principali dubbi

Bambini che giocano

Bambini che giocano – Image by © P. Manner/Corbis

Per le Nazioni Unite è un diritto fondamentale: l’articolo 31 della Convenzione sull’infanzia riconosce al bambino il diritto al riposo, al tempo libero, al gioco e alle attività ricreative proprie della sua età. Avviare i bambini all’attività sportiva dunque è molto importante, soprattutto oggi, in una società sempre più sedentaria, con uno stile alimentare non propriamente sano. Secondo i dati raccolti dall’International Obesity Task Force nel mondo i bimbi in età scolare obesi o sovrappeso  sono 155 milioni, uno su dieci, e in Italia sfiorano addirittura il 30 per cento. «Losport mantiene sano e in forma il bambino, favorisce una crescita equilibrata, aiuta a prevenire diverse patologie, come disturbi cardiovascolari e diabete», spiega Franco Confalonieri, medico sportivo e responsabile del Centro DDS di Settimo Milanese. «In più, dal punto di vista psicologico educa i bambini a gestire l’agonismo innato, li abitua al confronto e alla relazione con gli altri, li rende consapevoli del rapporto che esiste fra obiettivi e impegno per raggiungerli».

 

Insomma, anche se vostro figlio non sarà il futuro Leo Messi o la prossima Alessia Filippi l’importante è partecipare. Perché dallo sport si imparano cose che si metteranno in pratica in futuro e aiuteranno a superare i momenti difficili, a capire che si può perdere, ma che bisogna subito rialzarsi e impegnarsi per migliorarsi.

Non sempre, però, è facile scegliere la disciplina giusta per i nostri figli, trovare uno sport che sia compatibile con l’età e con i gusti del ragazzino. A questo proposito, abbiamo rivolto qualche domanda al dottor Confalonieri.

Ragazzo in piscina, Image Source / Corbis

Foto: Corbis

Quali sono gli sport più adatti nelle varie fasi dell’infanzia?

Dai tre ai sei anni il bambino dovrebbe privilegiare il nuoto e la psicomotricità, Più tardi, fino ai dieci anni, può abbinare varie attività con carateristiche diverse, come minivolley, atletica, basket o tennis, mentre dai dieci in avanti e preferibile scegliere lo sport più congeniale alle proprie caratteristiche fisiche e psicologiche.

Come scegliere la disciplina sportiva in base alle caratteristiche fisiche e caratteriali del bimbo?

Il nuoto è lo sport ideale per i bambini in sovrappeso: consente infatti di consumare parecchie calorie senza sovraccaricare la colonna vertebrale e le articolazioni; in alternativa anche il ciclismo o il canottaggio possono rappresentare valide scelte. Per un bambino timido è preferibile uno sport di squadra per il quale risulti fisicamente predisposto, possibilmente in un contesto non troppo competitivo almeno all’inizio. Per un bimbo vivace sono indicate le attività che canalizzino e contengano la sua eventuale aggressività, come rugby, scherma, arti marziali.

Ginnasta adolescente (16-18) che esercita l'equilibrio del fascio, cultura/Corbis

Foto: Corbis

In caso di problemi fisici, come piedi piatti o per esempio un principio di scoliosi?

In questo caso non ci sono particolari indicazioni o controindicazioni. Valgono però due regole generali. La prima è quella di far valutare il problema per capire se è reale o un fattore legato alla crescita e quindi passeggero. Nel caso fosse identificata una patologia il consiglio è quello di farsi prescrivere dal medico un programma su misura di esercizi per migliorare l’equilibrio. L’importante è che lo sport venga praticato a livello amatoriale. In ogni caso, quando si soffre di scoliosi sono consigliate le discipline“in carico“, in cui il corpo è portato a sviluppare la muscolatura di sostegno perché deve vingere la forza di gravità. Stiamo parlando, del calcio, del tennis, della pallavolo, della pallacanestro, dell’atletica, del pattinaggio. Le attività che aumentano la flessibilità della colonna, come la danza o la ginnastica artisti­ca o che avvengono “in scarico”, come il nuoto, possono invece aggravare il problema. Chi sofre di cifosi, eccessiva curvatura del dorso, dovrebbe puntare sugli sport di slancio, come la pallavolo e la pallacanestro.

E’ giusto vivere lo sport come gioco?

La componente ludica è fondamentale e deve essere prevalente fino ai dieci anni. Successivamente il divertimento deve integrarsi con la soddisfazione derivante dalla consapevolezza dei propri miglioramenti e dal raggiungimento dei diversi obiettivi agonistici.

Quale deve essere il ruolo dei genitori in questa fase?

I genitori devono scegliere l’attività insieme al bambino, individuare la società o il centro sportivo di riferimento e verificarne la validità; stabilire insieme agli allenatori significato e obiettivi dello sport per il bimbo ed evitare di interferire a meno che non insorgano gravi e imprevedibili problematiche.

Facciamo una divisione di genere. Esistono sport più adatti alle femmine piuttosto che ai maschi?

In linea molto generale gli sport a elevato contenuto creativo e artistico, come la danza o la ginnastica ritmica, sono più indicati per le ragazze mentre gli sport di contatto, come karate, judo o rugby, sono preferibili per i maschi.

Oggi la vita di un bambino è molto più frenetica rispetto a qualche anno fa. Per non perdersi la componente ludica dello sport con che frequenza dovrebbe allenarsi un bambino?

Per sviluppare in modo adeguato la sua intelligenza motoria dovrebbe fare almeno due ore di attività fisica, alternando il gioco libero con lo sport codificato. L’obiettivo realistico che tutti i genitori dovrebbero porsi è quattro giorni a settimana.

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