Come identificarla, come prevenirla e come combatterla anche attraverso l'alimentazione: suggerimenti per una vita senza angoscia
Capita a molte persone di fare i conti con questo disturbo. L’ansia in realtà nasce da un’emozione naturale con una precisa funzione protettiva. Se diventa un problema, bisogna analizzarlo e curarlo, senza evitare le situazioni che lo generano, ma affrontandole con l’aiuto di una consulenza psicologica. Fondamentale, nella sua gestione, anche l’esercizio fisico e l’alimentazione: una dieta ricca di alcuni elementi come vitamine e minerali ha infatti delle ripercussioni sull’umore e sullo stato d’animo.
Cos’è l’ansia? Impariamo a conoscerla
La paura e l’ansia sono emozioni costruttive e funzionali alla nostra sopravvivenza, che proteggono l’individuo e lo rendono meno vulnerabile. Paura e ansia sono emozioni spontanee, naturali che segnalano al soggetto la preoccupazione e l’attesa per qualcosa di indefinito, spiacevole e minaccioso. Hanno l’importante funzione di proteggerlo dalle minacce esterne e di prepararlo all’azione, motivandolo all’interazione con il mondo che lo circonda e permettendo all’individuo di impegnarsi nei compiti che svolge ogni giorno.
L’ansia è prodotta da un meccanismo di risposta allo stress, il quale ha la funzione di anticipare la percezione dell’evento pericoloso prima ancora che accada. Ciò mette in atto specifiche risposte fisiologiche che spingono il soggetto da un lato ad esplorare la situazione per valutarne il pericolo ed affrontarlo in modo adeguato, e dall’altro alla fuga o all’evitamento se necessario. Queste tipologie di ansia sono costruttive e funzionali alla nostra sopravvivenza, sono fattori di crescita e di sviluppo della personalità.
Quando l’ansia diventa un disturbo emotivo
L’ansia si trasforma in un disturbo emotivo spiacevole quando lo stato di allarme e la paura sono esagerati rispetto ai pericoli reali o a quelli immaginari, provocando disadattamento e perdita di controllo.
Tale disturbo rende la persona incapace di controllare le proprie emozioni e di affrontare anche le situazioni più semplici. Spesso a livello emotivo si manifesta come apprensione, insicurezza, preoccupazione eccessiva, difficoltà di concentrazione, confusione mentale, irritabilità. A livello somatico con l’aumento del battito cardiaco, sudorazione, spasmi muscolari, tremori e vertigini. Nei casi più gravi con reazioni di fuga, immobilizzazione, sensazione di soffocamento, costrizione toracica, sbandamento e svenimento.
Gli attacchi di panico
Il disturbo da attacchi di panico è una patologia tra le più frequenti dal punto di vista clinico, soprattutto tra coloro che soffrono già di un altro disturbo d’ansia. Questo disturbo non si presenta di fronte a una situazione temuta, ma inaspettatamente e improvvisamente.
Si manifesta con l’insorgere di stati d’ansia inspiegabili, privi di una causa apparente. Spesso l’esordio si verifica in concomitanza con eventi importanti della vita del soggetto. La persona generalmente percepisce eccessiva apprensione, paura, terrore, dispnea, sensazione di soffocamento, timore di morire, perdere il controllo, tachicardia, capogiri, nausea, sudorazione. Gli attacchi di panico durano qualche minuto, ma provocano una forte reazione di angoscia e un’imminente richiesta di aiuto.
Disturbo d’ansia: come combatterlo
Si può combattere l’ansia? Sicuramente sì, a patto che si riconosca il problema senza evitarlo. L’evitamento, infatti, non deve essere considerato una strategia efficace e costruttiva per affrontare il disturbo. E’ oltremodo controproducente evitare di entrare in contatto con la fonte d’ansia: chi mette in atto questa strategia arriva, ad esempio, a delegare i propri compiti agli altri, senza essere consapevole del fatto che ciò aumenta la paura verso l’elemento ansiogeno. Questo comportamento tiene l’individuo lontano dalle proprie angosce, ma nello stesso tempo anche lontano dallo svolgimento normale della vita quotidiana e dalle relazioni sociali, limitandolo e impedendogli di affrontare e superare costruttivamente le proprie paure.
Nei casi più gravi di disturbo d’ansia si può perdere la consapevolezza della fonte della propria ansia. Attraverso il meccanismo della rimozione a livello inconscio. Gli elementi non vengono più ricordati, nonostante siano presenti e continuino a generare angoscia, facendo diventare l’ansia generalizzata e in apparenza senza una causa visibile, caratterizzata da un’eccessiva ansia e preoccupazione per eventi ed attività della vita quotidiana.
Negli ultimi anni si è verificato un aumento dei disturbi d’ansia, alcune stime calcolano che il 16% abbiano sofferto d’ansia almeno una volta. I ritmi frenetici della vita quotidiana, lo stress lavorativo, i cambiamenti sociali, le preoccupazioni e le difficoltà che incontriamo ogni giorno hanno indotto un aumento del livello d’ansia. Le persone si sentono sole, insoddisfatte, insicure, meno capaci, destabilizzate con conseguente aumento di paure e sintomi ansiogeni che, a lungo andare, possono far insorgere un vero e proprio disturbo.
Attività fisica e meditazione
I soggetti che soffrono d’ansia non dovrebbero stare in casa in modalità inattiva. Praticare attività fisica, meditazione o yoga anzi, aiuta chi soffre del disturbo d’ansia. Anche una semplice camminata o un giro in bicicletta, se non anche un esercizio fisico costante, permettono al soggetto di distrarsi e sentirsi più tranquillo, favorendo la riduzione alle reazioni di ansia di fronte ad eventi stressanti. Entrare in contatto con il proprio corpo aiuta a pensare meno con la testa, a sentirsi più radicati e in equilibrio.
L’importanza di una corretta alimentazione
Negli ultimi anni da numerosi studi scientifici è emersa una stretta interconnessione tra cibo e mente. Il mantenimento del benessere psicologico e fisiologico passa anche attraverso una sana alimentazione.
E’ ad molto importante un giusto apporto di vitamine per il buon funzionamento dell’organismo. In questo senso diverse ricerche indicano che la carenza di vitamine del gruppo B potrebbe essere alla basa di sentimenti quali l’ansia e la paura, che si ripercuotono direttamente sull’umore. Le vitamine del gruppo B si trovano nei cereali, nei legumi, nella frutta (arance), negli oli vegetali, nella verdura a foglia verde (insalata, asparagi, piselli, spinaci, nel pesce, uova e carne magra.
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Anche i sali minerali (calcio, ferro, fosforo, iodio, magnesio, potassio, sodio) e altri oligoelementi (selenio, zinco e zolfo) sono molto importanti e nella mediazione di molteplici funzioni fisiologiche e mentali. L’assunzione di sodio, magnesio e potassio permette di far funzionare meglio e mantenere in salute il sistema nervoso, muscolare ed osseo, così come a tenere lontani ansia, stress, depressione. I sali minerali sono contenuti nei cereali integrali, legumi, frutta secca, frutta e verdure fresche.
Al contrario, sostanze come alcol, caffè, tè, zucchero bianco e carne rossa, sono connotate dalla presenza di principi psicoattivi che, se consumati in modo eccessivo, eccitano e sregolano la normale attività del sistema neuropsicologico.
Il trattamento psicologico
L’intervento principale nella cura dei disturbi d’ansia è il trattamento psicologico-psicoterapeutico. Si sono inoltre rivelate molto utili alcune tecniche di rilassamento, tra cui la tecnica bioenergetica, che permettono all’individuo di controllare il livello di attivazione fisiologica, in modo da riuscire a liberarsi dalle tensioni e lavorare sull’emozioni, a elaborare e risolvere le problematiche legate all’ansia e allo stress, favorendo una maggiore serenità, un aumento delle sicurezze individuali e della concentrazione, con conseguente miglioramento del benessere psicofisico dell’individuo della sua vita quotidiana.